giovedì 14 luglio 2011

NELLA PROFONDITA' DELL'INVERNO HO IMPARATO ALLA FINE CHE DENTRO DI ME C'E' UN'ESTATE INVINCIBILE

Non è vero, la profondità dell'inverno mi basta e avanza, specie con una nanerottola che mal sopporta il caldo. E siamo in due.
La caldazza fa sì che il bagnetto sia un rito quotidiano (non un giorno sì e uno no come d'inverno); un rito fatto di sguazzamenti e allagamenti di bagno, coronati da festose risatine, sia che si tratti del bagnetto vero e proprio, sia che sia una "doccia-con-la-mamma". Nel primo caso, c'è una capiente bacinella bianca (come nei film degli anni '50), un giocattolo ikea fatto di bicchierini colorati e bucherellati per fare le fontanelle, schiuma schiumosa della Mustela, e un libricino a forma di granchio che spruzza acqua. Si sta un buon 10 minuti finché non le si raggrinzisce la pelle sulle mai e sui piedi, poi piange, perché non vuole uscire, anche se l'acqua, nel frattempo si è raffreddata. Nel secondo caso mi spruzza acqua negli occhi, si butta sotto il getto e ride come fosse la cosa più spassosa al mondo e cerca di buttare giù tutti i miei shampi e bagno schiuma che sono sulla mensolina. A volte accadono cose inspiegabili come il fatto che riempia uno dei bicchierini ikea di acqua saponata e se la beva con gusto, o che si succhi avidamente la spugna (non glie la lascio più a portata di mano: va bene essere sportivi, però la spugnaaaa!).
Finito il rito serale, a me resta solo da ripulire il bagno che viene immancabilmente allagato, a lei resta solo da addormentarsi serenamente avvinghiata al suo pelouche del momento.