giovedì 27 dicembre 2012

DAL 2012 AL 2013.

Ha scartato i suoi regali sotto l'albero, strappando carta, fiocchi tutta felice. 
Oggi abbiamo dovuto riordinare la cameretta e accantonare un po' di giochi vecchi; ha accettato di buon grado.
Non ho ancora deciso che fare con la storia di Babbo Natale...Non mi piace fomentare balle nei bambini, anche se sono innocenti e belle come questa. Quindi non ho detto né smentito niente e lei, del resto, non si è chiesta da dove arrivassero tutti quei doni sotto l'albero che la sera prima non c'erano. L'importante era aprire, scoprire e poi passare al successivo. 
Ogni Natale con lei (questo è il terzo) mi mette felicità. Perché c'è l'albero da decorare, ci sono i biscottini da fare insieme, vestitini rossi e calzettoni colorati. 
Domenica siamo stati in centro dopo un brunch domenicale in Sempione: è stato bello perché mi ricordava quando da bambina sotto le feste, mio padre mi portava in Duomo e poi in Montenapoleone a vedere le vetrine, e c'era sempre da raccattare qualcosa (non in Montenapoleone ovviamente). Ricordo un anno che nevicava forte e siamo entrati in una salumeria (ma poteva essere Peck, perché un anno per Natale c'era il maialino da latte di Peck, e non fate i moralisti perché il cappone non è certo felice di farsi bollire, grazie) e un signore mi ha dato un torroncino al cioccolato bianco e da allora mi piacciono solo quelli.
Abbiamo guardato l'albero, siamo entrati in Duomo, poi siamo tornati a casa con la metropolitana. E Simona ci teneva per mano entrambi, perché le piace saltare su e giù tenendoci per mano, e anche questo è un ricordo che ho di me bambina che faccio l'altalena tra mamma e papà. 

Credo che Natale sia una festa ricorsiva, che si tramanda da tutti gli adulti che ricordano di essere stati bambini, felici come sanno esserlo solo i bambini, vale a dire senza lacrime.
Perciò prendete il bambino che in qualche misura (variabile per tutti) è ancora sepolto sotto colesterolo, stress, lavoro, conti da pagare, figli da mandare a scuola...E fategli prendere un po' d'aria, almeno in questi giorni di festa. Se no fa la muffa.

Al prossimo anno!!