venerdì 26 novembre 2010

KOLIKA

Non esiste un modo per farla facile: le colichette dei primi tre mesi sono una gran rottura, epocale direi!!!
Simona ne ha sofferto abbastanza (ma so di situazioni molto peggiori) fino al compimento del terzo mese, dopodiché è stato come se nulla fosse successo.

Ho imparato alcune cose sulle coliche, la prima è che a meno di darle antidolorifici, le goccine di mylicon NON FUNZIONANO. Le ciucciava perché erano dolciastre, guardandomi con gli occhi pieni di lacrime, come fossi io la causa di tutte le sue sofferenze (beh, nella sua testolina poteva anche essere, perché no? C'ero solo io!). Ma finito l'effetto sedativo del dolce ricominciava (esattamente un minuto dopo). I primi giorni me la riattaccavo al seno pensando che avesse ancora fame...ERRORE MADORNALE. L'effetto "troppo pieno" la rendeva ancora più isterica e dolorante. Passavo quell'orario tra le 4 del pomeriggio e le 6 cantando canzoncine dal sapore popolare (il grillo e la formica, il merlo ha perso il becco, la pecora nel bosco, ninna nanna del chicco di caffé) senza risultati apprezzabili.
POI ho trovato qualcosa che migliorava la situazione: la prima è il sacchetto di semi di ciliegio caldi. Si trova in negozi di prodotti naturali, ed è una panacea. Si mette in microonde per 1 minuto, i semi mantengono il calore e lo rilasciano lentamente. Io avvolgevo il sacchetto in un asciugamano pulito e glie lo appoggiavo sull'addome. Non sempre funzionava, ma comunque l'intensità del pianto diminuiva; spesso smetteva del tutto. 
La seconda cosa sono gocce fitoterapiche a base di finocchio melissa e verbena. Si danno con una specie di siringone, e sfido qualunque neonato a non apprezzarle. Sono dolci e dal gusto gradevole. Beh, con lei hanno funzionato: mi è capitato anche di somministrargliele di notte, una notte che aveva mal di pancia evidente (continuava a scoreggiare come una vaporiera!) e si è calmata. 
Forse ognuno avrà i suoi metodi, per me questo funzionava...Ma perché le coliche passino del tutto, dovete armarvi di pazienza e aspettare che il vostro mostriciattolo cresca.

giovedì 25 novembre 2010

PRE, PRE, PRE-ECLAMPSIA

Se non siete dell'ambito medico, o non avete avuto a che fare con madri che ne hanno sofferto, difficilmente conoscete la pre-eclampsia.
Accade che, dopo 27 settimane senza problemi, d'improvviso scoprite che avete la pressione alta. Io di ritorno dal lavoro, mi sono fermata in farmacia a provare la pressione, sentendomi LEGGERMENTE girare la testa. Beh, risultato: 180/110. 
Viaggetto in ambulanza a sirene spiegate (ma solo perché c'è traffico, non si spaventi!) e di lì al pronto soccorso. L'esito è stato un ricovero a riposo assoluto per 2 giorni e una serie di esami da fare, scoprendo la diagnosi di PRE-ECLAMPSIA LIEVE. Lieve perché la presenza di proteine nelle urine raccolte in 24 ore era minima: ah, a proposito...Raccogliere 2 litri e mezzo di urina e portarli a far analizzare, sì, è una rottura immane.
In ospedale continuavano a farmi monitoraggi fetali, che alla 27 settimana sono un'impresa, specie se avete una specie di anguilla tarantolata nella pancia, e a misurarmi la pressione 5-6 volte. E nessuno mi diceva nulla, non sapevo di quale entità dovesse essere la mia preoccupazione per la vita di mia figlia o per la mia...E se non lo sai, di solito è MASSIMA.
Ricordo che una mattina sono scoppiata a piangere quando il ginecologo di turno si è fermato SULLA SOGLIA della mia camera, senza nemmeno salutare e ha commentato "mmmm 0,6...Vediamo domani" e se n'è andato.
Lo stesso ginecologo alla dimissione mi ha detto: "Dove ha intenzione di partorire lei?"
"San Paolo, perché?"
"Perché dovrà essere seguita qui, un controllo a settimana in patologia materna fino al parto."
"E questo non posso farlo al San Paolo?"
"No, perché vede, queste patologie di solito peggiorano improvvisamente, prevedo che arriverà alla 30 settimana non di più, poi dovremo indurle il parto. Al San Paolo non vi è un'unità di terapia intensiva neonatale. Qui siamo già attrezzati e se si fa seguire da noi, il posto eventualmente per la bimba è assicurato. Se viene qui e non c'è posto ci tocca mandarla a Bergamo"
Mi sono sentita morire: TERAPIA INTENSIVA NEONATALE? 30 SETTIMANA??! 
Con la mente confusa ho chiesto: "Ma la bimba mi hanno detto che sta bene...Che prognosi può avere nascendo così presto?"
"Signora! Ottima! Qui facciamo nascere bambini di 4 etti!"

AAAAA BEH, QUESTO SI' CHE ORA MI RASSICURA!!!!!!

 Il subdolo senso di colpa che si insinua come un tarlo: MA COME?!?!? SONO STATA ATTENTA, NON SONO INGRASSATA, HO CERCATO DI VIVERE AL MEGLIO LA GRAVIDANZA!! COM'E' POSSIBILE???? PERCHE' NON SONO CAPACE NEMMENO DI FARE UN BAMBINO SANO?? Ho passato giorni sul divano di casa (a riposo assoluto), a rimuginare, fare i miei stick delle urine la mattina, misurare la pressione, e, ovviamente, a piangere; finché non ho parlato con il MIO ginecologo che mi ha rassicurato un po', e ho scoperto che sì, la pre-eclampsia, la cui unica cura è il parto, può presentarsi per diverse ragioni. Nel mio caso, la familiarità con ipertensione (e poi ho scoperto che mia nonna materna a momenti ci moriva di eclampsia nel 1954), e la causa scatenante è una alterazione della funzionalità placentare: praticamente tuo figlio cerca di ucciderti per nutrirsi di più. 
Com'è finita? Benissimo, sono arrivata alla 37 settimana senza che la patologia peggiorasse minimamente. Andavo ai miei controlli settimanali e ogni volta la pressione era altissima in studio medico (si chiama sindrome da camice bianco), e si abbassava quando mi monitoravano in una stanza tranquilla. Alla 37 mi hanno indotto il parto e Simona sta benissimo...Ma questa è un'altra storia.
La cosa fondamentale è che a meno che non abbiate scalato l'Everest incinte, il senso di colpa il più delle volte è ingiustificato. E che un dottore che ti rassicuri spesso fa molto più di 1000 medicine.

mercoledì 24 novembre 2010

Non ce n'è bisogno

Ci sono migliaia di blog e siti dedicati alla maternità, all'essere madre, alla vita quotidiana con un neonato. Ci sono libri (ne ho letti diversi) e forum in tutte le lingue del mondo. 
All'inizio avrei voluto dedicarmi ad un diario della gravidanza, come fanno molte. Era un'idea carina, mi avrebbe aiutato a sentire meno lento il trascorrere del tempo in attesa. Poi ho pensato che avevo poco da dire, e quando in effetti sono sopraggiunti alcuni problemucci, l'idea di scriverli era così lontana dalla mia mente...Avevo altro a cui pensare.

E dopo? Dopo avevo poco tempo, o meglio avevo da riorganizzare il tempo che avevo.

Ora la nanerottola ha 5 mesi compiuti oggi, e posso raccontare cose. Niente di eclatante perché la mia non è una storia del tipo "ce l'abbiamo fatta!" o "non volevo diventare madre", è moooolto banale: Facciamo un figlio? Ok. Figlio arrivato. Punto. 
Ma decido lo stesso di raccontarci, perché ho trovato utili i consigli di alcune mamme su internet, anche per cose pratiche, praticissime come la scelta di un passeggino. Ognuna di noi è una storia a sé, piena di cose noiose e altre cose magari divertenti o tragiche. Nel mio caso soprattutto noiose... 
 
Nel prossimo post vi parlerò delle patologie della gravidanza.

Specialmente oggi

COMINCIA COSI'...