"La bella lavadina, che iava i fattoletti, pei poveetti della città. Fai un talto fai un alto, fai a giavota, fai un'atta vota, guadda su, guadda giù dai un bacio a chi voi tu" e mi schiocca un bacio a tradimento mentre le faccio il bidet.
Allora sono io quella che vuoi baciare?
"Ti."
Che bello
"E Niccolò."
Ah pure!
Ha un amore viscerale per quelli che la menano, forse inizia così la carriera di una donna. Prima era Niccolò, ora Federico dai morsi viola. Niccolò le prodiga dolci carezze e le dice "Sei bella", poi la spinge per terra.
Lei redarguisce come una maestrina col dito puntato, ma non credo ottenga grandi risultati. Le ho consigliato di allontanarsi...Ma l'amore è più forte di qualsiasi morso evidentemente.
Una volta le avrei detto di difendersi, di restituire. Oggi non la penso più così, penso di doverle insegnare il rispetto, non la legge del taglione. A difendersi ci penserà da sola, spero che svilupperà un poco di aggressività di cui, al momento, è quasi totalmente priva.
Con un'indole come la sua, il mondo sarà una scala in salita, ma non è detto che ciò non paghi quando sarà più grande, quando sarà una donna.
In un volo nel tempo, ieri pensavo che spero di insegnarle prima di tutto il rispetto per se stessa, perché non si trovi da adolescente con qualche stronzo che la tratti come un canovaccio. Quantomeno che sappia porre un limite a ciò che è sopportabile e ciò che non lo è a prescindere (come le umiliazioni, gli insulti e, in casi estremi, le mani alzate).
Per questo penso che valgano più di tutto gli esempi che ha in casa: noi ci trattiamo con amore e rispetto, e per lei quella è la norma.
Non preoccuparti, pulcina, -le ho detto- ci sarà sempr una confezione di nutella in casa per le tue pene d'amor perduto.
(NB: Il
"trattarsi con amore" presume anche che tua figlia di domenica mattina
possa spingersi di soppiatto in camera da letto mentre tu e tuo marito
state facendo qualcosa che non è...ehm...propriamente
meditativa...Ewwwh...Devo comprarle dei rumorosi zoccoletti olandesi.)