lunedì 30 ottobre 2017

AVEVO CAPITO FOSSE PIU' FACILE.

Alessandro ha da poco compiuto 4 anni. 
Alessandro è nato quando avevo più o meno capito l'andazzo della vita genitoriale, e l'ha buttata nel cesso.
Alessandro ti guarda, guarda che tu lo stia fissando in quel momento, poi tira un calcio a sua sorella e dice "Non sono stato io!" 
Alessandro ha un sorriso che stende e dietro quel sorriso c'è un Bart Simpson pronto all'azione.
Alessandro, che vorrei portare dalla pediatra perché penso che non senta bene, magari gli si è formato ancora il tappo di cerume, e poi mi rendo conto che non è che non sente, IGNORA.
Alessandro ha una memoria prodigiosa, per cui è impossibile fregarlo dicendogli una cosa per poi sperare se ne dimentichi dopo qualche giorno. Si ricorda canzoni, frasi buttate lì, luoghi visti anche una sola volta. 
Alessandro sa rigirare le frittate, e se vede che marca male, fa retromarcia e dice "Sono un bambino bravissimo io, non faccio le stupidaggini."
Alessandro permalosissimo.
Alessandro che la mattina non devi parlargli troppo perché si sveglia inverso.
Alessandro un po' manesco.
Alessandro che ci ho messo un po' a capire che non è lento, è troppo veloce. 
Alessandro che: "Saluta, non fare il maleducato" "Non sono maleducato, sono timido"; però quando gli conviene parla con chiunque, specie con il cameriere del ristorante, cui vuole chiedere qualcosa.  
Alessandro che nel negozio "Non toccare le cose!" "Non tocco, metto solo il dito vicino"
Questo Alessandro qui che riempie il mio cuore e la mia pazienza nel medesimo modo, non lo cambierei per nulla al mondo. 

Alla prossima.