martedì 3 marzo 2015

COME PASSARE UN VENERDI' ALTERNATIVO

Un attimo prima sta giocando, un attimo dopo ti guarda e crolla svenuto, gli occhi rovesciati, abbandonato e pallido.
C'è una parte dentro di te che ti sta dicendo di urlare. E' la parte terrorizzata, quella che ti porta le pulsazioni a 120 come nulla fosse.
Poi c'è un'altra parte che prende in mano la situazione, e fa quel che deve. Prendi in considerazione l'idea di sollevarlo da terra, ma la abbandoni, perché ti tremano incredibilmente le mani e boh, forse qualche ricordo del corso di primo soccorso.
Respira. Hai uno specchietto in mano che lo conferma, allora prendi il telefono e guardi l'orario. Gli sollevi le gambe e sono come morte, non si muove, non reagisce alle scosse, all'essere chiamato ad alta voce.
Chiami il 112, e il primo operatore ti chiede dove ti trovi e rispondi "A casa"
"Intendevo comune e indirizzo, signora"
Glie lo dico, mi passano l'operatore sanitario:
"Mio figlio di 16 mesi è svenuto ed è privo di conoscenza da..." controllo di nuovo l'orologio "3 minuti"
"Ok, signora, l'ambulanza sta arrivando, nel frattempo suo figlio si sta riprendendo?"
"No, nemmeno se lo scuoto"
"Ma si è irrigidito? Ha come degli scuotimenti?"
"No non sono convulsioni, si è proprio accasciato immobile"
"Provi a pizzicarlo sulla spalla" Già che stupida, e sì che lo sapevo. Gli do un pizzicotto, e si riprende, sbatte gli occhi e mi guarda piangendo arrabbiato.
Voglio tirarlo su, ma ho ancora il tizio al telefono. "Si è ripreso un po'"
"Che fa? Le sembra sveglio? Sento che piange"
"Si piange, si sta tirando su"
"Ok, signora, l'ambulanza è quasi arrivata da lei, se ha bisogno richiami pure noi siamo qui"
"Grazie, grazie mille!" Anche solo per aver avuto una voce con cui parlare.


Salgono gli operatori, una di loro è una mamma, lo vedo subito da come interagisce con Alessandro, che nel frattempo si è ripreso e guarda queste persone sconosciute in abiti arancioni con una certa diffidenza. Non vuole mollarmi, ma riescono a prendergli la saturazione. Tutto ok, sembra. Parlano col medico, decidono di portarci a Sesto perché Niguarda ha il PS pieno.
Io nel frattempo faccio un sacchetto con un cambio, l'acqua, sto per uscire con loro: "Signora, non è meglio mettere un giacchino al bimbo?"
Già. Ok, riprendiamo un attimo il controllo, giacca e cappello per lui, giacca e scarpe per me e andiamo.
Sull'ambulanza chiamo perché c'è Simona da ritirare alla materna, c'è Ivan che deve sapere cosa è successo. Alessandro si guarda intorno: l'ambulanza è piena di cose interessanti, di bombole, collari, coperte e robe che pendono ovunque.
Ci facciamo 'sto tour e nel frattempo la donna mi racconta dei suoi figli, mi dice che sono stata brava a gestire il tutto. Ho fatto bene a non sollevarlo da terra.
Mi dice che fa questo lavoro da sempre, eppure quando sua figlia ha avuto convulsioni febbrili, lei e suo marito erano in palla. E' normale sentirsi in palla.
Io non mi sento in palla in questo momento, ma mi sento spaventata perché non ho mai sentito di sincopi in bambini così piccoli. 

 
In ospedale fanno mille domande, c'è l'astanteria piena di anziani con l'influenza, una delle quali è molto grave e devono rianimarla. Un'altra, a dire il vero bella vispa, ha morso un'infermiera. Che chiama la guardia. Che chiama i carabinieri perché questa signora ha minacciato di morte tutti quanti.
Ma il ps Pediatrico è separato e mi mandano lì ad aspettare il pediatra.
Siamo su una barella, Alessandro vorrebbe dormire, io gli dò acqua, lo accarezzo...mi sembra così piccolo e fragile. E' pallido, con gli occhi cerchiati.


Esce un omone barbuto dallo studio pediatrico, sorride ad Alessandro che incredibilmente risponde al sorriso, e gli fa il solletico alla pancia; in realtà lo sta controllando attentamente, sta verificando come reagisce.
"Mi sembra stare bene ed è reattivo, aspetti pure il mio collega".
Aspettiamo, arriva Ivan, do qualche ragguaglio.
La giornata trascorre con ore di attesa ed esami di sangue e urine, infine ci dimettono.
Acetone molto forte è la diagnosi, vengo a sapere che può fare questi scherzi. Probabilmente il mancato assorbimento degli zuccheri ha causato ipoglicemia, e i corpi chetonici hanno causato questa sincope. Ma non ha infezioni, sta bene e deve solo riprendersi un po'.
Ora lo so.
Ma in quel momento, quando l'ho visto completamente abbandonato, riverso a terra ho pensato davvero a TUTTO.
Dovremmo essere pronti, invece non lo siamo mai, sia che siano stupidate come questa, sia che siano cose più serie. Puoi solo confidare in quella parte di te, che c'è in ognuno di noi, che non si fa sopraffare.

Alla prossima!