lunedì 28 maggio 2012

RIVERGINATION (cit.)

Giuro che non lo so il perché. Sembra che quando una ha un figlio, automaticamente riacquisti una sorta di verginità mentale e fisica. Del tipo: "Non dire queste cose, sei una mamma!", "Ehi, non parlarle così, è una mamma!". Come se il tuo status di mamma ti precluda a qualsiasi battuta a sfondo sessuale (detta o ricevuta) perché hai acquistato in purezza...Tutto questo, ovviamente, non è che accresce la tua autostima, specie se sei in periodo puerperio.
Credo sia un retaggio culturale tipicamente nostro: identificare le mamme con LA MAMMA, la propria, intoccabile e asessuata per eccellenza.
Il lato peggiore di tutto questo si manifesta se il tuo LUI si comporta così, trattandoti come una Madonna di gesso (letteralmente) e riservandoti casti bacini e carezze affettuose. Poi non è che è colpa tua se sei costretta a urlargli in faccia: "Cosa stai facendo? Cosa credi di fare così?!? Dammelo! Ti ho detto di darmelo, e subito!!!!" passando da Madonna a ninfomane nel giro di un nanosecondo.

Devo dire che a volte è colpa nostra: molte donne vivono la maternità in senso assoluto e passano se va bene un anno, ma spesso anche oltre, a dedicarsi esclusivamente al pargolo senza lasciare spazio ad altro, men che meno a se stesse; andare in giro con magliette sporche di latte è già di per sé un deterrente...Evitare di deforestarsi per mesi anche. E soprattutto non avere altri argomenti che non cacca-pappa-pediatra è assolutamente inibente. Già è difficile riprendere una vita intima normale quando la metà delle volte si viene interrotti da "Mamma?" (true story) oppure "Uuuueeeeh!", non mettiamoci anche noi!
E dunque magari una sera vi mettete giù da gara e rifilate il pupo a qualcuno (*), eh? Che ne dite?

 

(*) Se siete nei primi mesi, questo si tradurrà in "me la dormo dalle 8 di sera alle 8 di mattina come se non ci fosse un domani".