giovedì 20 febbraio 2014

DELLA MORTE

"Mamma"
"Mmmmh..." sono le 7.30 del mattino. Piove e non ho dormito molto,  ma non è colpa del piccoletto pieno di cacchetta e sorrisi...
"Quando io sono vecchia voi siete morti." Ho cercato di capire se ci fosse un punto di domanda alla fine della frase, ma a) non avevo ancora bevuto il mio caffè e b) il suo sguardo parlava da sé. Intuisco che Ivan in cucina si sta dando una scaramantica grattatina, ma decido di soprassedere.
"Immagino di sì...Tutti devono morire prima o poi." E mi sono rivista mentalmente Troisi che dice "Mo me lo segno".
Non seguono altre domande, ma sono giorni se non settimane che in casa si parla di morte. 
"I nonni sono vecchi. Tu diventi vecchia come i nonni?"
"Sì,  ma tu sarai grande e magari avrai una tua famiglia"
"Posso stare con voi?"
"Dubito che lo vorrai." Mi viene da sorridere e una certa vena di panico all'idea di averla tra le croste fino ai 30 anni.
"Ma poi muori?" -Aridaje....-
"Si Simona. Ma quando sarai molto molto grande, finché sei piccola cercherò di non morire per stare con te. "
Se ne va pensierosa...
Ogni tanto fa morire qualche bambola, cagnolino immaginario ecc...liquida la cosa con "ne prendo altri" quindi sono portata a pensare  che per lei la morte sia come buttare nella spazzatura qualcosa. Mi rendo conto che sbaglio quando è in un momento "no" nel quale mi dice piena di tristezza: "ma io non voglio che diventi vecchia voglio stare sempre con te!". Che tenera...non giova molto alla mia autostima, ma è comunque tenera. 
Poi conclude con "beh se anche muori te c'è papà e quando muore papà c'è sempre Alessandro". Allora siamo a posto.