domenica 26 agosto 2012

"MA CHE DONNINA!"

Stamane siamo uscite con bambola e passeggino per bambola. Se dai a Simona quest'incombenza, si riempie immediatamente di buon senso e perizia; apro la porta di casa e chiamo l'ascensore. Le apro la porta del suddetto e lei si fionda in fondo, ruota il passeggino evitando di ingombrare tutto il poco spazio e mi dice pure "Vieni!". Un po' perplessa, un po' stupita, la seguo. A scendere i 5 gradini prima del portone l'aiuto io, ma quando apro il cancello e scendiamo in strada, vedo che è meglio di me: dribbla cacche di cane, solleva correttamente il passeggino per affrontare piccoli rialzi, accarezza la povera bambola che è priva di cappellino quando c'è il sole diretto. Lo puoi vedere che ne va fiera: saluta complice una signora con figlio a seguito (sicuramente più grande di lei) mollemente adagiato sul passeggino che si lecca un gelato, come dire "tra noi mamme ci capiamo!" e io rimango sempre più basita. Un'anziana signora del quartiere le dice "Ma che donnina che sei! Porti a passeggio la tua bambola?" Lei le risponde "Andiam a toante che Pina ha sete" (Andiamo al ristorante che Pina [la bambola] ha sete). La seguo, entriamo nel ristorante per un pranzetto domenicale tra donne (non avevo un cacchio di voglia di cucinare oggi). Parcheggia il passeggino e mette Pina sul tavolo. Durante il pranzo la imbocca e le dà da bere, io osservo come una sfinge, vedendo nei suoi gesti riflessi i miei...Poi mi sorride, e ritorna duenne: "Mamma e pitine?!" (Mamma mi prendi le patatine?)