giovedì 14 febbraio 2013

DONNE CHE CRESCONO ALTRE DONNE

Non è che non ci pensi. Ci pensi eccome. Sai com'eri tu da adolescente, sai le cose che hai fatto e quelle che non hai fatto e ti domandi: sono pronta ad affrontare tutto questo? Tralasciando la normalità (conflitti con i genitori, richieste di denaro, oggetti, motorini, lasciatemi in pace, voglio prendere la pillola ecc...), arrivi alla domanda: "Cosa faresti se tua figlia....?"
Se mia figlia cosa? Se si drogasse (fa molto anni '80)? O se la sua massima aspirazione fosse farsi comprare una casa a Milano 2 da un sedicente politico? (Spero che quello che abbiamo noi adesso, per allora sia quantomeno fuori uso). Se le domande sono infinite, la risposta è una sola: non lo so.

Però ho dei desideri e delle paure: vorrei non dovermi preoccupare ed occupare della sua sessualità, in qualunque modo essa sia orientata. Una volta che le avremo trasmesso affettività, ed insegnato il rispetto per sé e per gli altri, per ciò che mi riguarda se le piaceranno gli uomini ok, le se piaceranno le donne ok, purché non debba soffrirne. (E qui in Italia ho forti timori a riguardo.)
"Il rispetto per sé stessa"...Significa che non sarò mai una di quelle madri che dicono rispetto alla propria figlia: "Beh, se è servito a far carriera...!". Giuro. Esistono.
Vorrei, ma forse questo è il primo punto, che si mantenesse sempre in salute. 
Vorrei che fosse autonoma, indipendente, soprattutto nel pensiero.

Ho paura. Ho paura di tante cose, per ogni fascia di età che si troverà ad affrontare. Ho paura perché a me una sola volta un ragazzo ha alzato le mani e per me è stata l'ultima che avrei tollerato. Lei cosa farà, se mai si troverà di fronte allo strazio per un nascente amore e lo sconcerto per le botte subite? Ho paura che si trovi in una situazione come quel siparietto nauseabondo che abbiamo visto tutti (leggete qui, è un'ottima analisi della questione, che condivido appieno) e che non sappia bene cosa fare.
Ho paura che rimanga delusa da se stessa, a me è capitato tante volte. 

Ma siccome non sono da sola a dover affrontare tutto questo, mi armo di ottimismo e andiamo avanti. Anche oggi che è san Valentino, e suo padre si è presentato con la colazione a letto sia per me che per lei. Siccome era nella sua camera e io mi stavo godendo questo vizio da sposini, mi sono persa lei seduta sul suo letto a bersi il latte e nesquik, con i capelli tutti scarmigliati e quell'odore di sudorino infantile della notte che ha addosso la mattina...

giovedì 7 febbraio 2013

DEI GENITORI E DEL COMPLESSO DI EDIPO

Simona sa distinguere i modi di fare di me e Ivan con grande precisione: la mattina se è lui a prepararle il latte lo agita nel bicchierino con il cioccolato, io lo mescolo col cucchiaino: se succede il viceversa, ce lo fa notare. E' papà che va a prendere la macchina in box e che va a fare la spesa la sera. Però sono io che dopo l'asilo la porto al supermercatino a comprare un rinforzino veloce per la cena il giovedì sera, quando papà va a calcetto. E lei il giovedì sale diligente sul passeggino (solitamente protesta, o andiamo a piedi) e dice: "Andiamo a fare spesa?".
Questo mi fa capire, o meglio: percepire, che abbiamo un ritmo familiare definito, sul quale lei conta ciecamente. I bambini sono molto abitudinari, ma non credevo avessero una memoria così spiccata.
Distribuisce l'amore filiale con grande precisione. Il suo amore più viscerale è sicuramente per il papà:

"Mamma, papà è mia amica." - Ok, abbiamo qualche problema di genere -
"Sono contenta, tesoro, papà è anche amico mio"
"No, tu nooooo!"
"Come no? Perché?"
"Papà è mio!!"

....
"Simona chi è il tuo fidanzato dell'asilo?"
"Papà è mia fidanzata." - Sempre per quella storia del genere...ehm...- 

"No ma dell'asilo."
"Papàaa!" - Il tono è da "ci sei o ci fai che non capisci un c**o?! -
 ....
 
"Dò un bacio a papà?"

"No, tu noooooo!" - REPEAT ad libitum -

 Quindi in conclusione, a cosa serve mamma?
Mamma non ha le mani fredde la mattina, quindi è preferibile quando ci sono il bidet e i lavaggi del mattino. (Me l'ha fatto notare una mattina mentre le lavavo il sedere o "Cullotto" come lo chiama lei; ho riso come di una vittoria: "Mamma tu no fredde le mani!" "Eh sì, ma chi è che ha le mani fredde?" "Papà!" Tié!)

Mamma taglia le unghie di mani e piedi
Mamma fa fare la doccia
Mamma prepara la pappa
Mamma mette la tupputtina per far passare la febbre all'occorrenza. Ma quella è comunque una rogna...Solo che senza le mani fredde è una rogna meno rognosa!

Mamma la si cerca quando non c'è, specie se all'asilo c'è qualche pianto da consolare (così mi dicono).
Ma se arriva papà a prenderla inaspettatamente è come se si aprisse un cielo radioso dopo una giornata di pioggia.