lunedì 12 dicembre 2011

SECONDO

Il secondo Natale si prospetta pieno di promesse...
Abbiamo comprato tavolino e seggiolina per la cameretta, ma non potevo impacchettarli, quindi le abbiamo anche regalato l'ottimo tagliere-giocattolo con salumi vari tutto di stoffa dell'IKEA, che potrà scartare sotto l'albero...L'ho sempre sognato? Sì, lo confesso...Mi fiondo all'ikea prima di Natale e mi sento felice come una bambina. Felice di poterci andare con la mia famiglia, vivendo come un progresso questa visita se ripenso a quando io e Ivan cercavamo idee per la casa appena comprata... Chiaro, adesso nel reparto giochi ci posso stare 10 secondi, perché Simona parte col VOJO VOJO...per qualsiasi cosa. Come non capirla? Mi sarei fiondata sull'orsone morbidone io stessa...
Questi lunghi giorni di festa abbiamo fatto molte cose: i biscotti per esempio, cercando di coivolgerla, ma con scarso successo. Si è mangiata l'impasto crudo che le avevo messo sul tavolino.
L'albero di Natale. Dopo la mitica frase magica "si sfiora ma non si tocca", non ha più attentato alla vita delle palline. Però lo saluta diligentemente tutte le sere prima di andare a nanna: "Ciao!"

Ci siamo evoluti molto in questi giorni: CIAO è la nuova parolina ben scandita che ripete ogni minuto, accompagnata dal gesto con la manina, come fa con qualsiasi cosa impari. Inoltre l'utilizzo mattutino del vasino è ormai rito consolidato. La metto lì con un libro o con alcuni gingilli presenti sotto il fasciatoio in bagno. Le dico "Spingi!" e lei strizza gli occhi e fa finta di spingere...
Siamo in attesa che cominci a camminare, e vista la natura delle sue fife (delle quali non mi capacito, perché non ricordo una madornale caduta che possa averle fatto dire "Non camminerò mai pioooooh!!") ci stiamo impegnando a fare esercizio tutti i giorni. 10 volte avanti e indietro cucina salotto, più altri ameni esercizietti del tipo vai da mamma con la manina, vai da papà con l'altra manina...E via discorrendo.
Sta ingegnandosi in tutti i modi per NON camminare, porta oggetti impilandoli uno sull'altro o infilandoseli sotto il mento...Fa su e giù dalle scale, su e giù dallo scivolo, ma niente passi se non appoggiata a un mobile o a me o al carrellino/macchinina. Noi ci impegnamo a prenderla in braccio il meno possibile, a farla muovere eccetera, ma ho l'impressione che farà quel cacchio che vuole. Come sempre. Vi terremo aggiornati sui progressi. Magari farà i primi passi a 2000 metri sulla neve durante la settimana di ferie per la quale sto facendo il conto alla rovescia più (ovviamente) che per il Natale...Byez.

sabato 3 dicembre 2011

MAMMA LUPO.

Capricci. Esistono. Tu puoi dire quanto vuoi che "è piccola! Che diamine, neanche un anno e mezzo!", ma la verità è che comincia a divenire consapevole di quello che vuole. 
Sono le prime volte in cui la sgridiamo per quello che fa, e che non è legato al suo mettersi in pericolo.
Così ci possiamo trovare una sera con lei arrabbiata per motivi suoi (forse perché appena sveglia, forse semplice malumore) che mi tira il piatto della pappa. L'ho presa di peso e messa in camera sua. Ha pianto? Sì eccome. Sono corsa da lei? No, non subito. So che a 17 mesi hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra per cui 10 minuti per loro sono un'ora. Così non ho atteso molto, ma sono certa che ha capito. 
Comincia il VOJO, il volere le cose, e il fare cose per saggiare i limiti della nostra esasperazione. Occorre pazienza e fermezza. E vi assicuro che fa male sgridare il proprio figlio, però sono dell'idea che qualche paletto occorre metterlo, anche, anzi SOPRATTUTTO ora che sono piccoli che non hanno troppe sovrastrutture. 
Non mi ritengo una cosiddetta MAMMA-TIGRE. Ma indubbiamente non ho il carattere della "mamma-chioccia", forse più una mamma-lupo, che sanno essere dolcissime e severe allo stesso tempo. Il segreto, a mio parere, è nelle vie di mezzo, ma soprattutto in quella magica cosa misteriosa che è la "coerenza", non facile da applicare perché noi "adulti" raramente siamo coerenti in quello che facciamo per noi stessi.
Simona è una bambina d'animo buono, per niente aggressiva, tendenzialmente dolce. Ciò non vuol dire che non sappia piantare grane quando vuole, specie in momenti in cui TU sei stanco, sfinito, pieno di pensieri. Ho capito che se riusciamo a dare il giusto peso ai capricci di nostra figlia, riusciamo anche a non farci sopraffare da essi: il più delle volte ignorarli e allontanarli è la strada giusta...Poi si torna a cantare canzoncine, giocare e ridere, come nulla fosse successo.