Ha scartato i suoi regali sotto l'albero, strappando carta, fiocchi tutta felice.
Oggi abbiamo dovuto riordinare la cameretta e accantonare un po' di giochi vecchi; ha accettato di buon grado.
Non ho ancora deciso che fare con la storia di Babbo Natale...Non mi piace fomentare balle nei bambini, anche se sono innocenti e belle come questa. Quindi non ho detto né smentito niente e lei, del resto, non si è chiesta da dove arrivassero tutti quei doni sotto l'albero che la sera prima non c'erano. L'importante era aprire, scoprire e poi passare al successivo.
Ogni Natale con lei (questo è il terzo) mi mette felicità. Perché c'è l'albero da decorare, ci sono i biscottini da fare insieme, vestitini rossi e calzettoni colorati.
Domenica siamo stati in centro dopo un brunch domenicale in Sempione: è stato bello perché mi ricordava quando da bambina sotto le feste, mio padre mi portava in Duomo e poi in Montenapoleone a vedere le vetrine, e c'era sempre da raccattare qualcosa (non in Montenapoleone ovviamente). Ricordo un anno che nevicava forte e siamo entrati in una salumeria (ma poteva essere Peck, perché un anno per Natale c'era il maialino da latte di Peck, e non fate i moralisti perché il cappone non è certo felice di farsi bollire, grazie) e un signore mi ha dato un torroncino al cioccolato bianco e da allora mi piacciono solo quelli.
Abbiamo guardato l'albero, siamo entrati in Duomo, poi siamo tornati a casa con la metropolitana. E Simona ci teneva per mano entrambi, perché le piace saltare su e giù tenendoci per mano, e anche questo è un ricordo che ho di me bambina che faccio l'altalena tra mamma e papà.
Credo che Natale sia una festa ricorsiva, che si tramanda da tutti gli adulti che ricordano di essere stati bambini, felici come sanno esserlo solo i bambini, vale a dire senza lacrime.
Perciò prendete il bambino che in qualche misura (variabile per tutti) è ancora sepolto sotto colesterolo, stress, lavoro, conti da pagare, figli da mandare a scuola...E fategli prendere un po' d'aria, almeno in questi giorni di festa. Se no fa la muffa.
Al prossimo anno!!
giovedì 27 dicembre 2012
mercoledì 12 dicembre 2012
I FATTI DELL'INVERNO
Ultimamente mi sono accorta che la mia autorevolezza genitoriale sta scemando con rapidità: ieri ero totalmente afona, e Simona, la mattina, mi parlava sussurrandomi...Ma lo faceva con un mezzo sorrisino, da presa per il c... Mentre io in pigiama pesante e sciarpa, cercavo di articolare qualcosa di sensato...
Stamattina, invece, ha scatenato l'ilarità di educatrici e mamme al Nido: mentre le infilavo le calzine antiscivolo mi dice "Mamma! Tu cei scimmia! Ahahahah!"...Mooolto bene...
Ora, è vero che ogni tanto la chiamo scimmietta, ma da dove le sia venuto fuori...
Abbiamo fatto anche progressi di anatomia comparata: "Papà è groccio, c'ha i peji lunghi lunghi": è vero che il suddetto papà ha il petto peloso, ma come questo lo renda "groccio" è un mistero. Altra cosa, sempre sull'anatomia paterna, ha scatenato l'ego virile di mio marito che è corso dalla camera da letto alla sala a riferirmi che la figlia, vedendolo in mutande mentre si spogliava e infilava la tuta ha detto, indicando il viril membro: "Quello è elefante?!" E' pur vero che l'elefante è il suo animale preferito, e potrebbe averlo nominato a caso...Ma non ditelo a lui!
Abbiamo definito alcuni concetti basilari in questo periodo, che sono i seguenti:
Stamattina, invece, ha scatenato l'ilarità di educatrici e mamme al Nido: mentre le infilavo le calzine antiscivolo mi dice "Mamma! Tu cei scimmia! Ahahahah!"...Mooolto bene...
Ora, è vero che ogni tanto la chiamo scimmietta, ma da dove le sia venuto fuori...
Abbiamo fatto anche progressi di anatomia comparata: "Papà è groccio, c'ha i peji lunghi lunghi": è vero che il suddetto papà ha il petto peloso, ma come questo lo renda "groccio" è un mistero. Altra cosa, sempre sull'anatomia paterna, ha scatenato l'ego virile di mio marito che è corso dalla camera da letto alla sala a riferirmi che la figlia, vedendolo in mutande mentre si spogliava e infilava la tuta ha detto, indicando il viril membro: "Quello è elefante?!" E' pur vero che l'elefante è il suo animale preferito, e potrebbe averlo nominato a caso...Ma non ditelo a lui!
Abbiamo definito alcuni concetti basilari in questo periodo, che sono i seguenti:
- L'animale preferito è e resta l'elefante, seguito dal cane di qualunque taglia e razza.
- Il colore preferito è il giallo.
- Il numero preferito è ottonove (tutto assieme).
- Il cibo preferito cambia di settimana in settimana, ma il must della gola restano: cioccolato e mortadella...Possibilmente non assieme.
- I vestiti vagamente femminili la rendono una "pincipeccia"
- La principessa preferita è Biancaneve
- Nel mondo esistono i lupi, è un fatto assodato ed ineluttabile. Tuttavia abbiamo capito che i lupi stanno nel bosco insieme ad altri lupi e si fanno i fatti loro, e sono animali bellissimi.
- "Il coccodrillo come fa?" nel suo caso l'identico verso del leone.
- La casa è sua, così come la macchina. I posti nella macchina sono assegnati. Se mamma si siede di fianco e non davanti, c'è una perturbazione nella forza.
- La richiesta "Oggi è Natale?" Avviene con cadenza quotidiana ogni 6-8 ore, esclusa la notte.
- "Perché?" sta diventando la domanda preferita.
- Il cioccolato del calendario di avvento è una cosa fichissima: cioccolato gratis!
- L'albero di Natale non si tocca, ma si guarda. Tuttavia ogni tanto possiamo levare una pallina per rimetterla su un ramo più bello.
- "Io sono bella!" non è una domanda, è un dato di fatto.
sabato 1 dicembre 2012
INVASION.
Pensavo di averne il controllo...Ho avuto la situazione pelouche in pugno fino a che non c'è stata la debacle totale. Grazie alle forniture Esselunga (grazie tante, Esselunga che fai cose tentatrici), al mio essere un po' malata di mente (grazie tante, squilibrio mentale che mi impedisce di odiare quei buffi cosi pelosi finti e pieni di polvere ma tanto morbidini!), siamo arrivati al punto che hanno invaso e invaderanno casa mia (parlo al futuro perché so già di futuri arrivi...Che in realtà amo moltissimo...E' dura essere così bipolare), proprio quando scoprio con sopresa di essere allergica agli acari (due ceppi differenti...che schifo...ci sarà un motivo se ho sempre odiato i ragni...).
Sul letto di Simona non c'è più posto per Simona.
E fin lì.
E' che poi li porta in giro: "gli amici" li chiama, e se li porta a far colazione, in bagno che la fissano dal calorifero mentre è sulla tazza, in salotto quando guarda la tv.
Quindi la mattina si alza e, come stamane mentre ero in bagno, "Mamma aiuto?!", perché non ce la fa a portarli tutti.
Si tratta di stabilire dei compromessi, e nel caso degli "amici" i compromessi sono i seguenti:
Puoi tenerli vicino mentre dormi ma non puoi farti seppellire da loro. Per tanto, qualcuno ti guarderà dall'area giocattoli ai piedi del letto, qualcun'altro, i più grossi, veglieranno su di te vicino alla finestra.
Durante la colazione (ma anche il pranzo o la cena) nessun pelouche può stare sul seggiolone con te, tuttavia è frequente cenare con una pletora di bestie con occhioni più o meno grandi appollaiate sul tavolo...
Puoi portarne in sala quanti ne vuoi, ma non chiedermi di andarti a prendere quelli che ti sei dimenticata: sei giovane, hai le gambette robuste...
"Maaaamma dov'è Micia?"
"L'hai lasciata in cameretta"
"La pendi???"
"Ma anche no, vai tu e te la prendi..."
"Maaaaaaaaaaaaaamma aiuuuuuuutooooo!" eccetera eccetera. Posso dirvi che non cedo quasi mai.
Ma soprattutto: Zenzy, il gatto con gli stivali, Spank, Micia, Torakiki, Spongebob SONO MIEI, tu CREDI siano tuoi, ma sono MIEI, ecco.
lunedì 19 novembre 2012
PUOI PROVARCI.
Quando accade qualcosa di brutto e accade proprio a te, pensi che stai andando ad ingrassare statistiche del cazzo delle quali non ti frega nulla, e che te lo saresti risparmiato volentieri.
Quando accade a te sei tu che devi ricominciare da qualche parte e forse non ti interessa nulla della gente che ti dice "ne uscirai". Perché da un lato non vuoi uscirne, dall'altro non vuoi consigli.
Quando accade a te e senti un dolore nel fondo dello stomaco, come se quest'organo stesse cercando di andare sottovuoto spinto. E il dolore passa dallo stomaco alla gola, ed è come se non riuscissi a spingerlo finalmente giù.
Perché le spine in gola fanno male, fanno soffocare e vuoi prendere aria fresca e non ci riesci e maledici ogni volta che la tua mente ti riporta lì.
Ma.
Ma non c'è una risposta. Non voglio essere consolatoria, perché ognuno dal dolore esce a modo suo e nei tempi suoi. Però ne esce. Questo voglio dire. Ad un certo punto, che sia prima o che sia poi, si arriva a dire "oggi è una buona giornata" e allora riprendi in mano la quotidianità e vai avanti.
Questo post non mi riguarda direttamente, è dedicato a chi in questo periodo sta vivendo un periodo orribile. E' dedicato a chi, in questo momento, fa fatica anche ad essere se stesso...A te, proprio a te lo dico: puoi provarci. E se non ci riesci, puoi serenamente mandarmi affanculo. Non mi offendo. :)
Quando accade a te sei tu che devi ricominciare da qualche parte e forse non ti interessa nulla della gente che ti dice "ne uscirai". Perché da un lato non vuoi uscirne, dall'altro non vuoi consigli.
Quando accade a te e senti un dolore nel fondo dello stomaco, come se quest'organo stesse cercando di andare sottovuoto spinto. E il dolore passa dallo stomaco alla gola, ed è come se non riuscissi a spingerlo finalmente giù.
Perché le spine in gola fanno male, fanno soffocare e vuoi prendere aria fresca e non ci riesci e maledici ogni volta che la tua mente ti riporta lì.
Ma.
Ma non c'è una risposta. Non voglio essere consolatoria, perché ognuno dal dolore esce a modo suo e nei tempi suoi. Però ne esce. Questo voglio dire. Ad un certo punto, che sia prima o che sia poi, si arriva a dire "oggi è una buona giornata" e allora riprendi in mano la quotidianità e vai avanti.
Questo post non mi riguarda direttamente, è dedicato a chi in questo periodo sta vivendo un periodo orribile. E' dedicato a chi, in questo momento, fa fatica anche ad essere se stesso...A te, proprio a te lo dico: puoi provarci. E se non ci riesci, puoi serenamente mandarmi affanculo. Non mi offendo. :)
mercoledì 7 novembre 2012
SO' PIZZICHI D'AMORE PERO' NON FANNO MALE.
"La bella lavadina, che iava i fattoletti, pei poveetti della città. Fai un talto fai un alto, fai a giavota, fai un'atta vota, guadda su, guadda giù dai un bacio a chi voi tu" e mi schiocca un bacio a tradimento mentre le faccio il bidet.
Allora sono io quella che vuoi baciare?
"Ti."
Che bello
"E Niccolò."
Ah pure!
Ha un amore viscerale per quelli che la menano, forse inizia così la carriera di una donna. Prima era Niccolò, ora Federico dai morsi viola. Niccolò le prodiga dolci carezze e le dice "Sei bella", poi la spinge per terra.
Lei redarguisce come una maestrina col dito puntato, ma non credo ottenga grandi risultati. Le ho consigliato di allontanarsi...Ma l'amore è più forte di qualsiasi morso evidentemente.
Una volta le avrei detto di difendersi, di restituire. Oggi non la penso più così, penso di doverle insegnare il rispetto, non la legge del taglione. A difendersi ci penserà da sola, spero che svilupperà un poco di aggressività di cui, al momento, è quasi totalmente priva.
Con un'indole come la sua, il mondo sarà una scala in salita, ma non è detto che ciò non paghi quando sarà più grande, quando sarà una donna.
In un volo nel tempo, ieri pensavo che spero di insegnarle prima di tutto il rispetto per se stessa, perché non si trovi da adolescente con qualche stronzo che la tratti come un canovaccio. Quantomeno che sappia porre un limite a ciò che è sopportabile e ciò che non lo è a prescindere (come le umiliazioni, gli insulti e, in casi estremi, le mani alzate).
Per questo penso che valgano più di tutto gli esempi che ha in casa: noi ci trattiamo con amore e rispetto, e per lei quella è la norma.
Non preoccuparti, pulcina, -le ho detto- ci sarà sempr una confezione di nutella in casa per le tue pene d'amor perduto.
(NB: Il "trattarsi con amore" presume anche che tua figlia di domenica mattina possa spingersi di soppiatto in camera da letto mentre tu e tuo marito state facendo qualcosa che non è...ehm...propriamente meditativa...Ewwwh...Devo comprarle dei rumorosi zoccoletti olandesi.)
Allora sono io quella che vuoi baciare?
"Ti."
Che bello
"E Niccolò."
Ah pure!
Ha un amore viscerale per quelli che la menano, forse inizia così la carriera di una donna. Prima era Niccolò, ora Federico dai morsi viola. Niccolò le prodiga dolci carezze e le dice "Sei bella", poi la spinge per terra.
Lei redarguisce come una maestrina col dito puntato, ma non credo ottenga grandi risultati. Le ho consigliato di allontanarsi...Ma l'amore è più forte di qualsiasi morso evidentemente.
Una volta le avrei detto di difendersi, di restituire. Oggi non la penso più così, penso di doverle insegnare il rispetto, non la legge del taglione. A difendersi ci penserà da sola, spero che svilupperà un poco di aggressività di cui, al momento, è quasi totalmente priva.
Con un'indole come la sua, il mondo sarà una scala in salita, ma non è detto che ciò non paghi quando sarà più grande, quando sarà una donna.
In un volo nel tempo, ieri pensavo che spero di insegnarle prima di tutto il rispetto per se stessa, perché non si trovi da adolescente con qualche stronzo che la tratti come un canovaccio. Quantomeno che sappia porre un limite a ciò che è sopportabile e ciò che non lo è a prescindere (come le umiliazioni, gli insulti e, in casi estremi, le mani alzate).
Per questo penso che valgano più di tutto gli esempi che ha in casa: noi ci trattiamo con amore e rispetto, e per lei quella è la norma.
Non preoccuparti, pulcina, -le ho detto- ci sarà sempr una confezione di nutella in casa per le tue pene d'amor perduto.
(NB: Il "trattarsi con amore" presume anche che tua figlia di domenica mattina possa spingersi di soppiatto in camera da letto mentre tu e tuo marito state facendo qualcosa che non è...ehm...propriamente meditativa...Ewwwh...Devo comprarle dei rumorosi zoccoletti olandesi.)
martedì 30 ottobre 2012
BUIO
Ci sono quelle serate in cui è tutto perfetto...Rare, ma capita. Torno a casa con Simona di ottimo umore, che mi racconta che qualcuno (ma non ho ancora capito chi) le ha detto che nel buio c'è il lupo. Io le ho detto che il lupo è un animale bellissimo, che sta nelle foreste, che vive con una famiglia molto grande che si chiama branco, ed è dolcissimo con i suoi cuccioli. Mi ha chiesto perché sta nel buio: non è che si scappa dal punto cruciale; le ho detto che i lupi al buio dormono (credo siano animali prettamente notturni, ma inutile puntualizzare a due anni e 4 mesi), e che il buio è bello come la luce, solo che bisogna stare attenti a muoversi o si inciampa. Per questo, ora che quando esce dall'asilo c'è buio, non andiamo al parco a giocare.
Ha cenato con entusiasmo, mi ha detto anche che il mio arrosto è buonissimo, che la mia padellata di verdura è bona bona, che voleva la mela anzi no il kiwi, e il kiwi è ovviamente buonissimo.
Abbiamo fatto la doccia, messo un pigiama un po' pesante, fatto due coccole ("mamma che bella..." "davvero è bella mamma?" "sìiiii!" "Allora mi dai un bacio?" "Sìiiii, - mi bacia - ma che chifo! Ahahahahah!" Bene.) e a nanna.
"Nel letto c'è buio?"
"Sì per dormire serve il buio, no?"
"Sì. Buio è bello."
"Già, buonanotte"
"Gnotte mamma, gnotte amici!" (con "amici" intende il clan dei pelouches che sfratta dal letto ogni sera).
Mi preparo una tisana, seguo la mia insana passione adolescenziale per Gray's Anatomy, e nel frattempo mi studio due ricette di cheesecake. Tra poco Ivan tornerà da calcetto...Lo aspetterò a luci spente: certe cose vengono meglio al buio.
Ha cenato con entusiasmo, mi ha detto anche che il mio arrosto è buonissimo, che la mia padellata di verdura è bona bona, che voleva la mela anzi no il kiwi, e il kiwi è ovviamente buonissimo.
Abbiamo fatto la doccia, messo un pigiama un po' pesante, fatto due coccole ("mamma che bella..." "davvero è bella mamma?" "sìiiii!" "Allora mi dai un bacio?" "Sìiiii, - mi bacia - ma che chifo! Ahahahahah!" Bene.) e a nanna.
"Nel letto c'è buio?"
"Sì per dormire serve il buio, no?"
"Sì. Buio è bello."
"Già, buonanotte"
"Gnotte mamma, gnotte amici!" (con "amici" intende il clan dei pelouches che sfratta dal letto ogni sera).
Mi preparo una tisana, seguo la mia insana passione adolescenziale per Gray's Anatomy, e nel frattempo mi studio due ricette di cheesecake. Tra poco Ivan tornerà da calcetto...Lo aspetterò a luci spente: certe cose vengono meglio al buio.
martedì 23 ottobre 2012
ANATOMIA
"Simona, non voglio che fai questo, devi ubbidire alla mamma e al papà!"
Si incupisce e mi guarda sull'orlo delle lacrime.
Poi cambia tattica: "Mamma."
"Dimmi"
"Ho male qui"
"Sul ginocchio?"
"Sì noccio ho la bua"
"Mmmm, io non vedo niente."
"Mamma."
"Eh"
"Ho la pebbre"
"Addirittura, la misuriamo?"
"Sì..." Si tocca la fronte con aria sofferente. Prendo il termometro digitale.
"Allora quanta febbre hai?"
"Sette e nove."
"Uuuuh, che febbre!"
"Fai malin mlan?" [E' una filastrocca milanese: Guarin Guaran il malan al porta il san] Lo faccio. "Ora sei guarita?"
"Sì gualita sìììì!"
"Ora andiamo in bagno?"
"E i denti?"
"Sì, laviamo i denti, facciamo la doccia anche poi mettiamo il pigiama."
"Ma i pelli noooooo."
"Sì Simona, anche i capelli, facciamo la doccia!"
"Ma poco poco, poi batta"
"Sì, li laviamo velocemente."
"Nudi nudi?"
"Sì amore, la doccia si fa nudi"
" E tello ue?"
"Le ciucce della mamma"
"Papà ha le ciucce?"
"No, papà no, vengono solo alle donne, quando sarai grande le avrai anche tu."
"Io ho le ciucce, guadda, lì e lì"
"Sì tesoro, le hai anche tu"
"La mamla ha le ciuccine" [traduzione: bambola]
"Tutti hanno le ciuccine allora!"
"Ante Peppa Pigghe?"
"....No Simona, credo che PEPPA PIG non le abbia..."
Simona conosce l'Anatomia elementare e fa autodiagnosi. Il dottor House je fa una pippa. PROSSIMAMENTE SU QUESTI SCHERMI: "Perché papà ha delle cose in certe zone che mamma non ha."
Ce la posso fare...Forse.
Si incupisce e mi guarda sull'orlo delle lacrime.
Poi cambia tattica: "Mamma."
"Dimmi"
"Ho male qui"
"Sul ginocchio?"
"Sì noccio ho la bua"
"Mmmm, io non vedo niente."
"Mamma."
"Eh"
"Ho la pebbre"
"Addirittura, la misuriamo?"
"Sì..." Si tocca la fronte con aria sofferente. Prendo il termometro digitale.
"Allora quanta febbre hai?"
"Sette e nove."
"Uuuuh, che febbre!"
"Fai malin mlan?" [E' una filastrocca milanese: Guarin Guaran il malan al porta il san] Lo faccio. "Ora sei guarita?"
"Sì gualita sìììì!"
"Ora andiamo in bagno?"
"E i denti?"
"Sì, laviamo i denti, facciamo la doccia anche poi mettiamo il pigiama."
"Ma i pelli noooooo."
"Sì Simona, anche i capelli, facciamo la doccia!"
"Ma poco poco, poi batta"
"Sì, li laviamo velocemente."
"Nudi nudi?"
"Sì amore, la doccia si fa nudi"
" E tello ue?"
"Le ciucce della mamma"
"Papà ha le ciucce?"
"No, papà no, vengono solo alle donne, quando sarai grande le avrai anche tu."
"Io ho le ciucce, guadda, lì e lì"
"Sì tesoro, le hai anche tu"
"La mamla ha le ciuccine" [traduzione: bambola]
"Tutti hanno le ciuccine allora!"
"Ante Peppa Pigghe?"
"....No Simona, credo che PEPPA PIG non le abbia..."
Simona conosce l'Anatomia elementare e fa autodiagnosi. Il dottor House je fa una pippa. PROSSIMAMENTE SU QUESTI SCHERMI: "Perché papà ha delle cose in certe zone che mamma non ha."
Ce la posso fare...Forse.
martedì 16 ottobre 2012
GRAZIE PICCOLA.
Avrei tante persone da ringraziare, in questi giorni di delirio e felicità. Tuttavia c'è una personcina che merita per prima il nostro ringraziamento, una personcina di 2 anni che mi ha accompagnato all'altare, che è stata la nostra dolce compagnia nel viaggio di nozze, rendendolo un'avventura ancor più piacevole.
Quindi: grazie Simona per esserti sempre adattata senza problemi ai nuovi ambienti, per aver dormito ovunque senza problemi, per aver fraternizzato, riso, e esserti fatta conoscere e riconoscere ("Io ho fatto la cacca!" al cameriere in doppiopetto nel bar più chic di Taormina); grazie per esserti sempre resa simpatica, aver pazientato per i pranzi in ritardo, e le cene quasi notturne, per aver mangiato qualsiasi cosa senza lamentarti, aver commentato le visite guidate ("Come vedete il soffitto è rivestito in seta dipinta..." "Sì dipinta, dipinta!!!" Risate generali - Teatro Massimo, Palermo)...
E' stato un viaggio stimolante e anche stancante, e hai tenuto duro, sei stata una piccola roccia, e vorrei che almeno parte di quello che hai potuto vedere rimanga nei tuoi ricordi, che ti abbia accresciuto almeno un po'...(Magari però non proprio il Minchia Bar Turrisi a Castel Mola, magari quello ehm...arrivaci dopo!)
Quindi: grazie Simona per esserti sempre adattata senza problemi ai nuovi ambienti, per aver dormito ovunque senza problemi, per aver fraternizzato, riso, e esserti fatta conoscere e riconoscere ("Io ho fatto la cacca!" al cameriere in doppiopetto nel bar più chic di Taormina); grazie per esserti sempre resa simpatica, aver pazientato per i pranzi in ritardo, e le cene quasi notturne, per aver mangiato qualsiasi cosa senza lamentarti, aver commentato le visite guidate ("Come vedete il soffitto è rivestito in seta dipinta..." "Sì dipinta, dipinta!!!" Risate generali - Teatro Massimo, Palermo)...
E' stato un viaggio stimolante e anche stancante, e hai tenuto duro, sei stata una piccola roccia, e vorrei che almeno parte di quello che hai potuto vedere rimanga nei tuoi ricordi, che ti abbia accresciuto almeno un po'...(Magari però non proprio il Minchia Bar Turrisi a Castel Mola, magari quello ehm...arrivaci dopo!)
martedì 25 settembre 2012
UN REGALO PER ME.
Qualche post fa parlavo di rimpianti.
Io ho un solo rimpianto, e a 4 giorni dal mio matrimonio (in tarda età, secondo i canoni che avevo già solo una decina di anni fa...d'altro canto 10 anni fa il matrimonio non era tra le cose previste della mia vita...) ne sono soddisfatta. Questo rimpianto è l'immarcescibile "non-aver-studiato-medicina", ma sa di poco, è insipido come rimpianto, perché se avessi tentato e fossi riuscita, non avrei la vita che ho adesso. Probabilmente non ci sarebbe Simona (né Ivan, visto che l'ho conosciuto in università).
Certo, molte cose vorrei diverse, io stessa vorrei essere diversa.
Mi piacerebbe essere una Donna con la "D" maiuscola, di quelle sempre brillanti, sempre eleganti non perché possiedano abiti costosi, ma perché sanno indossare qualunque cosa con disinvoltura, non parlano a sproposito (io lo faccio spesso), non strillano (idem), magari suonano uno strumento con maestria e nonchalance. Sanno acconciare i capelli rendendoli belli...
Vorrei saper dosare il sarcasmo, certe volte mi esce come un fiume. Vorrei trasformarlo in ironia: l'ironia è bella, il sarcasmo un po' meno.
Vorrei saper amministrare le mie finanze con saggezza. Ecco cosa mi manca in tutta la mia vita: saggezza.
Quindi come regalo di nozze vorrei una certa dose di saggezza, non troppa, sufficiente a migliorarmi un po'.
La vorrei confezionata in un elegante cofanetto di raso bianco con fiocco di seta blu.
Ci vediamo al mio ritorno.
Io ho un solo rimpianto, e a 4 giorni dal mio matrimonio (in tarda età, secondo i canoni che avevo già solo una decina di anni fa...d'altro canto 10 anni fa il matrimonio non era tra le cose previste della mia vita...) ne sono soddisfatta. Questo rimpianto è l'immarcescibile "non-aver-studiato-medicina", ma sa di poco, è insipido come rimpianto, perché se avessi tentato e fossi riuscita, non avrei la vita che ho adesso. Probabilmente non ci sarebbe Simona (né Ivan, visto che l'ho conosciuto in università).
Certo, molte cose vorrei diverse, io stessa vorrei essere diversa.
Mi piacerebbe essere una Donna con la "D" maiuscola, di quelle sempre brillanti, sempre eleganti non perché possiedano abiti costosi, ma perché sanno indossare qualunque cosa con disinvoltura, non parlano a sproposito (io lo faccio spesso), non strillano (idem), magari suonano uno strumento con maestria e nonchalance. Sanno acconciare i capelli rendendoli belli...
Vorrei saper dosare il sarcasmo, certe volte mi esce come un fiume. Vorrei trasformarlo in ironia: l'ironia è bella, il sarcasmo un po' meno.
Vorrei saper amministrare le mie finanze con saggezza. Ecco cosa mi manca in tutta la mia vita: saggezza.
Quindi come regalo di nozze vorrei una certa dose di saggezza, non troppa, sufficiente a migliorarmi un po'.
La vorrei confezionata in un elegante cofanetto di raso bianco con fiocco di seta blu.
Ci vediamo al mio ritorno.
mercoledì 12 settembre 2012
LA SINDROME DA WEDDING PLANNER aka NON SONO ENZO MICCIO
Sono stata un po' latitante ultimamente, perché qui, in questo appartamento, ma soprattutto dentro la mia testolina castanotta, fervono i preparativi per il grande evento.
Non sono ancora nella fase Hysteria (nel qual caso probabilmente mi dedicherei ad attività descritte in questo film), ma mi trovo sempre più spesso a sognare eventi infausti e situazioni paradossali.
Il motivo per cui, comunque, me la sto barcamenando meglio di una sposina di primo pelo è anche che devo prima affrontare l'emotività del MATRIMONIO-DI-MIA-SORELLA che avverrà questo venerdì, e quindi...come dire...non sono ancora sul pezzo al 100%.
All'atto pratico comunque abbiamo fatto quasi tutto, quindi c'è anche una buona dose di sollievo; piccolo particolare: non abbiamo ancora prenotato hotels e b&b del viaggio di nozze, ma siamo ottimisti: è ottobre.
Comunque tra le cose che possono capitare ci sono:
Non sono ancora nella fase Hysteria (nel qual caso probabilmente mi dedicherei ad attività descritte in questo film), ma mi trovo sempre più spesso a sognare eventi infausti e situazioni paradossali.
Il motivo per cui, comunque, me la sto barcamenando meglio di una sposina di primo pelo è anche che devo prima affrontare l'emotività del MATRIMONIO-DI-MIA-SORELLA che avverrà questo venerdì, e quindi...come dire...non sono ancora sul pezzo al 100%.
All'atto pratico comunque abbiamo fatto quasi tutto, quindi c'è anche una buona dose di sollievo; piccolo particolare: non abbiamo ancora prenotato hotels e b&b del viaggio di nozze, ma siamo ottimisti: è ottobre.
Comunque tra le cose che possono capitare ci sono:
- Che piove tipo monsone (ma siamo preparati anche a questo)
- Che nevica fuori stagione (qui non tanto)
- Che Simona durante l'offertorio nel silenzio più totale dica "Pronto?"
- Che Simona scelga proprio quel momento per dire la sua prima parolaccia, che non può essere che MINCHIA
- Che il mio intestino scelga proprio quel momento per un avvincente attacco di colite
- Che l'anello non mi entri e si finisca a replicare questa scena.
venerdì 31 agosto 2012
SULL'AVERE O MENO FIGLI
E' un anno che voglio scrivere questo post, ma ho aspettato perché pensavo che avrei avuto una risposta chiara da dare, avrei raccolto pareri, e, rispetto al PRIMA, prima del mio giorno migliore, magari avrei avuto idee diverse. Invece no. La penso come prima.
Conosco persone che non hanno potuto avere figli, e persone che non hanno voluto averne, conosco persone con figli e persone che vivono solo di e per essi. Quest'ultima categoria la tralascerei, sono quelle che rasentano la patologia.
Mi sono fatta un'idea in merito all'essere genitori anche dettata dal fatto che ciascuna "categoria" ha una visione che applica alle altre. Io sarei portata a dire che l'avere figli è quanto di più bello possa capitare, che ti riempie l'esistenza, o, come dice qualcuno, è una specie di dono del destino, però in fondo questo è quello che credo per me...Anzi no, non è vero, perché a chi mi chiede (e capita spesso!) cosa penso di questa esperienza tendo sempre ad andarci coi piedi di piombo con l'entusiasmo: l'amore che provi per un figlio è talmente totalizzante che è pericoloso, per te, per il figlio stesso, se non mediato da una dose di razionalità. Questo si ripercuote sull'educazione, sul vivere quotidiano, su tutto. L'amore è bello ma non basta, anzi è troppo. Sembra una contraddizione: lo è, tutto ciò che riguarda i figli lo è.
Quindi il mio punto di vista è di chi ha fatto una scelta e se ne assume i pro e i contro. Credete che non ci siano contro? ECCOME. La responsabilità (ne ho già parlato) il dover fare scelte condivise, le preoccupazioni che ti sanno dare, la mancanza di libertà perchè sei genitore sempre e per sempre. I sacrifici emotivi ed economici, la scuola, le amicizie...Essere genitori ha un prezzo e spesso è alto. Lasciamo perdere gli anni di vita che perdi, il dolore atroce di avere figli che hanno problemi di salute (seri ovviamente, non parlo della mamma spaventata dal moccio verde che va dal pediatra di corsa ed in ansia). I PRO? Questo blog ne è pieno, leggetevi qualche post: l'amore è una droga, ed è una droga perniciosa...Simona l'altroieri mi ha portato un fiore. L'aveva spiegazzato in mano, l'ho messo subito in acqua e si è ripreso...Sarei potuta morire felice nel momento in cui mi è corsa incontro tirando fuori il fiore dalla tasca.
Questo è il mio quotidiano, e non farei a cambio con niente, ma è il MIO.
Chi sceglie una vita senza figli ha degli enormi vantaggi in termini di tempo, conoscenza del mondo, libertà. Sei responsabile solo di te stesso ed è un enorme vantaggio. Puoi avere una vita di coppia appagante e senza lo stress genitoriale: puoi dedicarti a coltivare l'amore per il tuo partner a tempo pieno, è una cosa bellissima ed impagabile. Puoi avere una vecchiaia piena di amici, avere una serenità economica che ti permette di vivere senza troppi pensieri. Non è vero che chi non ha figli è destinato alla solitudine, sono baggianate. La solitudine dipende dal carattere che hai e dal rapporto che hai con la gente.
Io credo che la vita di una persona, qualsiasi scelta faccia, sia serena laddove non rimugina rimpianti ogni giorno, per tanto non so dirvi cosa fare delle vostre vite, ma cercate di limitare i rimpianti.
Conosco persone che non hanno potuto avere figli, e persone che non hanno voluto averne, conosco persone con figli e persone che vivono solo di e per essi. Quest'ultima categoria la tralascerei, sono quelle che rasentano la patologia.
Mi sono fatta un'idea in merito all'essere genitori anche dettata dal fatto che ciascuna "categoria" ha una visione che applica alle altre. Io sarei portata a dire che l'avere figli è quanto di più bello possa capitare, che ti riempie l'esistenza, o, come dice qualcuno, è una specie di dono del destino, però in fondo questo è quello che credo per me...Anzi no, non è vero, perché a chi mi chiede (e capita spesso!) cosa penso di questa esperienza tendo sempre ad andarci coi piedi di piombo con l'entusiasmo: l'amore che provi per un figlio è talmente totalizzante che è pericoloso, per te, per il figlio stesso, se non mediato da una dose di razionalità. Questo si ripercuote sull'educazione, sul vivere quotidiano, su tutto. L'amore è bello ma non basta, anzi è troppo. Sembra una contraddizione: lo è, tutto ciò che riguarda i figli lo è.
Quindi il mio punto di vista è di chi ha fatto una scelta e se ne assume i pro e i contro. Credete che non ci siano contro? ECCOME. La responsabilità (ne ho già parlato) il dover fare scelte condivise, le preoccupazioni che ti sanno dare, la mancanza di libertà perchè sei genitore sempre e per sempre. I sacrifici emotivi ed economici, la scuola, le amicizie...Essere genitori ha un prezzo e spesso è alto. Lasciamo perdere gli anni di vita che perdi, il dolore atroce di avere figli che hanno problemi di salute (seri ovviamente, non parlo della mamma spaventata dal moccio verde che va dal pediatra di corsa ed in ansia). I PRO? Questo blog ne è pieno, leggetevi qualche post: l'amore è una droga, ed è una droga perniciosa...Simona l'altroieri mi ha portato un fiore. L'aveva spiegazzato in mano, l'ho messo subito in acqua e si è ripreso...Sarei potuta morire felice nel momento in cui mi è corsa incontro tirando fuori il fiore dalla tasca.
Questo è il mio quotidiano, e non farei a cambio con niente, ma è il MIO.
Chi sceglie una vita senza figli ha degli enormi vantaggi in termini di tempo, conoscenza del mondo, libertà. Sei responsabile solo di te stesso ed è un enorme vantaggio. Puoi avere una vita di coppia appagante e senza lo stress genitoriale: puoi dedicarti a coltivare l'amore per il tuo partner a tempo pieno, è una cosa bellissima ed impagabile. Puoi avere una vecchiaia piena di amici, avere una serenità economica che ti permette di vivere senza troppi pensieri. Non è vero che chi non ha figli è destinato alla solitudine, sono baggianate. La solitudine dipende dal carattere che hai e dal rapporto che hai con la gente.
Io credo che la vita di una persona, qualsiasi scelta faccia, sia serena laddove non rimugina rimpianti ogni giorno, per tanto non so dirvi cosa fare delle vostre vite, ma cercate di limitare i rimpianti.
domenica 26 agosto 2012
"MA CHE DONNINA!"
Stamane siamo uscite con bambola e passeggino per bambola. Se dai a Simona quest'incombenza, si riempie immediatamente di buon senso e perizia; apro la porta di casa e chiamo l'ascensore. Le apro la porta del suddetto e lei si fionda in fondo, ruota il passeggino evitando di ingombrare tutto il poco spazio e mi dice pure "Vieni!". Un po' perplessa, un po' stupita, la seguo. A scendere i 5 gradini prima del portone l'aiuto io, ma quando apro il cancello e scendiamo in strada, vedo che è meglio di me: dribbla cacche di cane, solleva correttamente il passeggino per affrontare piccoli rialzi, accarezza la povera bambola che è priva di cappellino quando c'è il sole diretto. Lo puoi vedere che ne va fiera: saluta complice una signora con figlio a seguito (sicuramente più grande di lei) mollemente adagiato sul passeggino che si lecca un gelato, come dire "tra noi mamme ci capiamo!" e io rimango sempre più basita. Un'anziana signora del quartiere le dice "Ma che donnina che sei! Porti a passeggio la tua bambola?" Lei le risponde "Andiam a toante che Pina ha sete" (Andiamo al ristorante che Pina [la bambola] ha sete). La seguo, entriamo nel ristorante per un pranzetto domenicale tra donne (non avevo un cacchio di voglia di cucinare oggi). Parcheggia il passeggino e mette Pina sul tavolo. Durante il pranzo la imbocca e le dà da bere, io osservo come una sfinge, vedendo nei suoi gesti riflessi i miei...Poi mi sorride, e ritorna duenne: "Mamma e pitine?!" (Mamma mi prendi le patatine?)
domenica 19 agosto 2012
ANDATA E RITORNO
Sto scrivendo dall'afoso salotto, mentre la bambola Jennifer cammina per casa dicendo "la tua amichetta viene con noi? Andiamo al parco a giocare!". Simona, con la pelle dorata e ancora le gote colorate da chi ha preso un'aria più buona di quella di Milano, gira per casa inseguendola e dandole ordini. In bagno la lavatrice va in continuazione; quest'anno sono soddisfatta della rapidità di eliminazione cianfrusaglie e valigie dal salotto/corridoio.
Fino a ieri mattina c'era un silenzio ovattato nella pineta, interrotto solo dalle tortore e le cicale, siamo ritornati nello strombazzamento del traffico milanese, seppur ridotto.
Le vacanze sono cominciate con Simona che urlava perché la sabbia le faceva male ai piedi, ma l'abbiamo presto superato, con creme apposite e pazienza (più la seconda che la prima), quindi la seconda parte della vacanza è stata "facciamo un cantiere in spiaggia". Lei e la sua amica Sofia hanno passato ore a fare su e giù dalla battigia riempiendo secchielli e innaffiatoi d'acqua di mare, a impanarsi come cotolette, a ballare al ritmo dell'acqua gym o della baby dance, a ridere e lottare come cuccioli...Anche a litigarsi i giochi e a dirsi a ripetizione "E' MMMIO", ma ci sta anche quello.
Simona in acqua non è spavalda come in piscina, abbiamo ovviato con la rana Cra, un canottino a forma di rana in cui le bimbe si sono divertite a farsi portare: "vai di là, al laggo".
Mi sembrava di essere i miei genitori ai bei tempi, quando io e mia sorella eravamo bambine, mi sono ritrovata nei gesti e nelle intenzioni ("no basta, torniamo domani", "non ti allontanare mai per nessuno motivo!" e l'immancabile "non sollevare la sabbia!" o "non tirare le pietre dove ci sono le persone"), ero spesso stanca di rincorrerla con lo sguardo continuamente, come mia madre dev'esserlo stata ai tempi...
In fondo, penso che tutto ciò che c'è da sapere sull'essere madre si possa riassumere negli sguardi attenti e i richiami che lanciavamo tutte (e tutti i papà) ai nostri bambini in perenne attività.
Fino a ieri mattina c'era un silenzio ovattato nella pineta, interrotto solo dalle tortore e le cicale, siamo ritornati nello strombazzamento del traffico milanese, seppur ridotto.
Le vacanze sono cominciate con Simona che urlava perché la sabbia le faceva male ai piedi, ma l'abbiamo presto superato, con creme apposite e pazienza (più la seconda che la prima), quindi la seconda parte della vacanza è stata "facciamo un cantiere in spiaggia". Lei e la sua amica Sofia hanno passato ore a fare su e giù dalla battigia riempiendo secchielli e innaffiatoi d'acqua di mare, a impanarsi come cotolette, a ballare al ritmo dell'acqua gym o della baby dance, a ridere e lottare come cuccioli...Anche a litigarsi i giochi e a dirsi a ripetizione "E' MMMIO", ma ci sta anche quello.
Simona in acqua non è spavalda come in piscina, abbiamo ovviato con la rana Cra, un canottino a forma di rana in cui le bimbe si sono divertite a farsi portare: "vai di là, al laggo".
Mi sembrava di essere i miei genitori ai bei tempi, quando io e mia sorella eravamo bambine, mi sono ritrovata nei gesti e nelle intenzioni ("no basta, torniamo domani", "non ti allontanare mai per nessuno motivo!" e l'immancabile "non sollevare la sabbia!" o "non tirare le pietre dove ci sono le persone"), ero spesso stanca di rincorrerla con lo sguardo continuamente, come mia madre dev'esserlo stata ai tempi...
In fondo, penso che tutto ciò che c'è da sapere sull'essere madre si possa riassumere negli sguardi attenti e i richiami che lanciavamo tutte (e tutti i papà) ai nostri bambini in perenne attività.
martedì 31 luglio 2012
IL MONDO IMMAGINARIO
In questo post parlavo di cartoni animati che la nanerottola apprezza.
L'immarcescibile Heidi rimane nella top 10 delle visioni televisive preferite, ma ci sono new entry di cui vale la pena parlare.
LUNGOMETRAGGI DISNEY: Simona riesce a vedere tutto Monsters & Co., 3/4 di Nemo e la parte musicale di Gli Aristogatti. Il primo per ipnosi visiva: i mostri sono colorati, carini e c'è una bimba che le somiglia pure molto (nel modo di fare). Nemo idem, ci sono pesci e tartarughe (annoverate tra i suoi animali preferiti, in prima posizione c'è l'elefante, poi il cane, poi la tartaruga e il serpente...Sì, è originale, e allora??). Gli Aristogatti sono ballabili, anche se un po' troppo snob, quindi saltella in salotto a ritmo del Jazz (cit.)
PEPPA PIG: Non so cosa dire di questo bidimensionalissimo cartone animato. Ci sono famiglie di animali allocate su colline ripidissime in un paesaggio verdeazzurro rigorosamente in 2D (e disegnato mediocremente). I maiali, in particolare, sono una famiglia che ama saltare nelle pozzanghere di fango...Mah...In realtà il cartone (che dura massimo 10 minuti) è estremamente ironico, dunque non comprensibile ai bambini secondo me...Però i maiali grugniscono che è un piacere e ridono sempre alla fine della puntata, mettendo Simona di buon umore.
BARBAPAPA': God save Barbapapà. Se c'è un problema, di qualunque tipo: capricci, fame, sonno...Quegli strani gnoccoloni colorati e malleabili riescono a ipnotizzare qualsiasi bambino. Non so secondo quale principio piacciano così tanto, se per i disegni semplici con colori vivaci, o per il fatto che si possono trasformare in qualunque cosa...Resta di stucco, è un barbatrucco!
Tutto questo viene alternato con una certa frequenza, perché a Simona è concessa mezz'ora di tv la mattina o la sera, e la domenica cena con lungometraggio; per il resto preferiamo colorare e giocare al guardare la tv, finché dura...
PS: il post sul matrimonio lo scrivo di ritorno dalle ferie. Stay tuned!
L'immarcescibile Heidi rimane nella top 10 delle visioni televisive preferite, ma ci sono new entry di cui vale la pena parlare.
LUNGOMETRAGGI DISNEY: Simona riesce a vedere tutto Monsters & Co., 3/4 di Nemo e la parte musicale di Gli Aristogatti. Il primo per ipnosi visiva: i mostri sono colorati, carini e c'è una bimba che le somiglia pure molto (nel modo di fare). Nemo idem, ci sono pesci e tartarughe (annoverate tra i suoi animali preferiti, in prima posizione c'è l'elefante, poi il cane, poi la tartaruga e il serpente...Sì, è originale, e allora??). Gli Aristogatti sono ballabili, anche se un po' troppo snob, quindi saltella in salotto a ritmo del Jazz (cit.)
PEPPA PIG: Non so cosa dire di questo bidimensionalissimo cartone animato. Ci sono famiglie di animali allocate su colline ripidissime in un paesaggio verdeazzurro rigorosamente in 2D (e disegnato mediocremente). I maiali, in particolare, sono una famiglia che ama saltare nelle pozzanghere di fango...Mah...In realtà il cartone (che dura massimo 10 minuti) è estremamente ironico, dunque non comprensibile ai bambini secondo me...Però i maiali grugniscono che è un piacere e ridono sempre alla fine della puntata, mettendo Simona di buon umore.
BARBAPAPA': God save Barbapapà. Se c'è un problema, di qualunque tipo: capricci, fame, sonno...Quegli strani gnoccoloni colorati e malleabili riescono a ipnotizzare qualsiasi bambino. Non so secondo quale principio piacciano così tanto, se per i disegni semplici con colori vivaci, o per il fatto che si possono trasformare in qualunque cosa...Resta di stucco, è un barbatrucco!
Tutto questo viene alternato con una certa frequenza, perché a Simona è concessa mezz'ora di tv la mattina o la sera, e la domenica cena con lungometraggio; per il resto preferiamo colorare e giocare al guardare la tv, finché dura...
PS: il post sul matrimonio lo scrivo di ritorno dalle ferie. Stay tuned!
domenica 29 luglio 2012
MENO 6...VACANZE!
Non ne possiamo più di Milano. Quando si avvicina il giorno della partenza, mi pare di essere costantemente insofferente. Quest'anno ci sarà la pineta e la spiaggia, il mare e il sole, e se mi gira un bell'aquilone colorato. Non ho mai avuto un aquilone...Avremo diverse attività in programma: spannolinamento (tentativo 1), deciucciamento notturno (vediamo come va), scoperta delle bellezze della natura (giochi con le pigne, i sassi), costruzioni con la sabbia, nuoto, al baracchino di Baratti farle apprezzare un panino con rigatino toscano e prosciutto di cinghiale coi fichi.
Torniamo alla vacanza un po' più selvaggia, sulla riva degli Etruschi in Toscana, in un villaggio a detta di tripadvisor molto carino. E saremo in compagnia: Simona si divertirà con la sua amica Sofia (questo significa che non riposeremo granché, ma va bene così, è sempre così quando sei in giro coi bambini credo) e noi 4 genitori faremo il possibile per lasciarci la città alle spalle, dimenticarcene per un po'. Quest'anno ci va di lusso: vacanza di 2 settimane in Toscana ad agosto, viaggio di 2 settimane in Sicilia all'inizio di Ottobre (dicesi VIAGGIO DI NOZZE).
Serve a compensare lo stress da organizzazione del matrimonio, di cui parlerò nel prossimo post.
Torniamo alla vacanza un po' più selvaggia, sulla riva degli Etruschi in Toscana, in un villaggio a detta di tripadvisor molto carino. E saremo in compagnia: Simona si divertirà con la sua amica Sofia (questo significa che non riposeremo granché, ma va bene così, è sempre così quando sei in giro coi bambini credo) e noi 4 genitori faremo il possibile per lasciarci la città alle spalle, dimenticarcene per un po'. Quest'anno ci va di lusso: vacanza di 2 settimane in Toscana ad agosto, viaggio di 2 settimane in Sicilia all'inizio di Ottobre (dicesi VIAGGIO DI NOZZE).
Serve a compensare lo stress da organizzazione del matrimonio, di cui parlerò nel prossimo post.
domenica 22 luglio 2012
PISCINA E IKEA
Le cose che possono accadere in piscina:
Ci voleva, dopo la giornata di ieri: abbiamo fatto acquisti alla decathlon e all'ikea...Cosa c'è di meglio che passare il sabato all'ikea?!?!?!? Una colonscopia forse! No scherzo, ci siamo anche sbafati le polpettine svedesi, immancabili. Se volete un posto a misura di bambino, comunque, l'ikea è altamente paracula. Non da ultimo i bagni: confortevoli e dove poter fare pipì e tenerti il pargolo allacciato ad una seggiolina a muro, con distributori di salviettine e pannolini all'occorrenza. L'anno prossimo sperimenteremo il deposito bimbi con le palline...
"La signora Trinca è desiderata allo spazio-bimbi: sua figlia sta saltellando tra le palline urlando BAZINGA!" (Citazione solo per esperti.)
- Io che vado sugli scivoli dopo quasi 18 anni e riesco a non ammazzarmi, né uscire dallo scivolo in topless come è accaduto 18 anni fa (ma allora era un bel vedere).
- Scoprire che un anziano riesce a fare lo scivolo più ripido di tutti e trovare dentro di sé mille scuse per non seguirlo.
- Scoprire che Simona è piena di merda mentre siamo al bar.
- Riempirsi della suddetta merda (erano due giorni che non la faceva) al bar.
- Tutto questo dopo due sessioni al bagno al richiamo di "mamma cacca" inutili.
- Scoprire che tua figlia è come te da piccola: se siamo in un posto nuovo occorre visitare il bagno. Io da piccola conoscevo tutti i bagni dei ristoranti in cui mi portavano, nonché cinema e bar.
- Vedere che tua figlia ha paura di suo padre appena uscito dall'acqua, per via della forma che prendono i suoi capelli da bagnati.
Ci voleva, dopo la giornata di ieri: abbiamo fatto acquisti alla decathlon e all'ikea...Cosa c'è di meglio che passare il sabato all'ikea?!?!?!? Una colonscopia forse! No scherzo, ci siamo anche sbafati le polpettine svedesi, immancabili. Se volete un posto a misura di bambino, comunque, l'ikea è altamente paracula. Non da ultimo i bagni: confortevoli e dove poter fare pipì e tenerti il pargolo allacciato ad una seggiolina a muro, con distributori di salviettine e pannolini all'occorrenza. L'anno prossimo sperimenteremo il deposito bimbi con le palline...
"La signora Trinca è desiderata allo spazio-bimbi: sua figlia sta saltellando tra le palline urlando BAZINGA!" (Citazione solo per esperti.)
martedì 17 luglio 2012
FIORI D'ARANCIO, BOCCIOLI DI ROSA
Mi immagino persone che non vedo, musica che non sento e emozioni che non conosco.
Mi immagino di tenerla per mano mentre entriamo e c'è penombra, mi immagino entrambe con gli stessi toni di bianco e blu.
Mi immagino che lei non sappia cosa stia succedendo, e che non sappia nemmeno perché dobbiamo camminare così lentamente...Forse si chiede anche perché il nonno ha quella faccia lì.
Mi immagino che pensi che vorrebbe tenere i miei fiori e mi immagino nell'atto di lasciarle il bouquet. Che cos'è il bouquet se non una cosa da stropicciare e annusare? Forse si sentirà una principessa, anzi, lo spero. Forse vorrà stare con noi e non con i nonni mentre si svolgerà la cerimonia. Quindi urlerà "mamma, papà venite?" scatenando l'ilarità di tutti.
Mi immagino che un giorno sarà abbastanza grande da raccontare in giro "Sai, io c'ero quando i miei si sono sposati, ho accompagnato la mamma all'altare assieme a mio nonno!".
Mi immagino che lui sarà emozionato, forse più di me, e sappiamo entrambi che non saremo mai lontanamente emozionati come quando lei ha visto il mondo per la prima volta, ha fatto il suo primissimo respiro nell'alba di Milano, la stessa Milano che ci vedrà genitori e sposi.
Mi immagino di tenerla per mano mentre entriamo e c'è penombra, mi immagino entrambe con gli stessi toni di bianco e blu.
Mi immagino che lei non sappia cosa stia succedendo, e che non sappia nemmeno perché dobbiamo camminare così lentamente...Forse si chiede anche perché il nonno ha quella faccia lì.
Mi immagino che pensi che vorrebbe tenere i miei fiori e mi immagino nell'atto di lasciarle il bouquet. Che cos'è il bouquet se non una cosa da stropicciare e annusare? Forse si sentirà una principessa, anzi, lo spero. Forse vorrà stare con noi e non con i nonni mentre si svolgerà la cerimonia. Quindi urlerà "mamma, papà venite?" scatenando l'ilarità di tutti.
Mi immagino che un giorno sarà abbastanza grande da raccontare in giro "Sai, io c'ero quando i miei si sono sposati, ho accompagnato la mamma all'altare assieme a mio nonno!".
Mi immagino che lui sarà emozionato, forse più di me, e sappiamo entrambi che non saremo mai lontanamente emozionati come quando lei ha visto il mondo per la prima volta, ha fatto il suo primissimo respiro nell'alba di Milano, la stessa Milano che ci vedrà genitori e sposi.
domenica 15 luglio 2012
IL SECONDO SECONDO ME (cit.)
Si avvisa la gentile clientela che:
1) Non ho in programma un altro figlio a breve.
1a) A corollario di 1): PLEASE, smettete di chiedermelo.
2) Non è detto che se uno ha un figlio ne voglia per forza 2 o n. Può darsi che 3 membri di una famiglia sia il numero perfetto, come può darsi di no.
3) Se Simona avrà un fratellino o una sorellina sarà LEI la prima a saperlo. :)
...
....
.....
4) Sono pronta a scommettere che adesso che ci sposiamo, le domande sul poi si moltiplicheranno.
1) Non ho in programma un altro figlio a breve.
1a) A corollario di 1): PLEASE, smettete di chiedermelo.
2) Non è detto che se uno ha un figlio ne voglia per forza 2 o n. Può darsi che 3 membri di una famiglia sia il numero perfetto, come può darsi di no.
3) Se Simona avrà un fratellino o una sorellina sarà LEI la prima a saperlo. :)
...
....
.....
4) Sono pronta a scommettere che adesso che ci sposiamo, le domande sul poi si moltiplicheranno.
mercoledì 4 luglio 2012
LE COSE DEI DUE ANNI
1) "Ti lavi le manine, che è pronto?" "Dopo."
2) "Uè papà? I mmio papà!!" "Papà è al lavoro, torna tra poco. Guarda che mamma e papà devono lavorare, se non lavorano chi ti compra la pappa che mangi tutti i giorni?" "Ia nonna."
3) Ballare a ritmo dance e sculettare come una velina.
4) Leggere i libricini inventandosi le parole.
5) Cercare di vestirsi da sola e ottenere spesso risultati bizzarri
6) Pettinare le bambole mentre si fa conversazione con loro: "Bimba, ei ttanca? Ooooh, a pebbre!" (Le bambole possono avere la febbre?)
7) Qualsiasi risposta è in primis "NO"
8) Qualsiasi cosa è in primis "MIO"
9) Saper contare fino a "DECI"
10) Entrare non invitata in casa della vicina e chiedere un "botto" (biscotto) memore di averne scroccato un pacco intero la settimana precedente.
11) Sorridere alla vicina e chiamarla "Ciao Nonna" solo per avere suddetti biscotti.
11a) Corollario: essere sempre e comunque una gran paracula.
2) "Uè papà? I mmio papà!!" "Papà è al lavoro, torna tra poco. Guarda che mamma e papà devono lavorare, se non lavorano chi ti compra la pappa che mangi tutti i giorni?" "Ia nonna."
3) Ballare a ritmo dance e sculettare come una velina.
4) Leggere i libricini inventandosi le parole.
5) Cercare di vestirsi da sola e ottenere spesso risultati bizzarri
6) Pettinare le bambole mentre si fa conversazione con loro: "Bimba, ei ttanca? Ooooh, a pebbre!" (Le bambole possono avere la febbre?)
7) Qualsiasi risposta è in primis "NO"
8) Qualsiasi cosa è in primis "MIO"
9) Saper contare fino a "DECI"
10) Entrare non invitata in casa della vicina e chiedere un "botto" (biscotto) memore di averne scroccato un pacco intero la settimana precedente.
11) Sorridere alla vicina e chiamarla "Ciao Nonna" solo per avere suddetti biscotti.
11a) Corollario: essere sempre e comunque una gran paracula.
lunedì 25 giugno 2012
LE COSE BELLE DEL COMPLEANNO
1) Le torte. Al momento Simona è a quota 3: la prima di panna e crema con placca della famiglia di Barbapapà, la seconda una torta gelato alla meringa molto gustosa e la terza una torta margherita fatta appositamente per lei dalla cuoca dell'asilo nido.
2) "Tanti auguri a te!". Se lo canta anche da sola, poi improvvisamente finge imbarazzo nell'essere al centro dell'attenzione.
3) Soffiare le candeline. Per quest'anno ancora abbiamo barato, ho dovuto aiutarla perché il suo soffio non era abbastanza potente. La candelina di Kico Nico era molto graziosa.
4) Scartare i regali. Ci ha messo un po' ad associare l'azione "arriva un pacchetto colorato" con "quel che c'è dentro è mio". L'anno scorso, invece, guardava solo la carta e i fiocchi
5) Montare i giochi. Beh, in questo mi sono divertita forse più io, specie nel montare la cucina...
Tanti auguri cucciolotta, in questi due anni mi hai fatto tanto ridere, tanto piangere, tanto innamorare. Ti ho cambiato millemila pannolini, preparato non so quanti piatti, abbeverata, tachipirinata all'occorrenza, fatto centinaia di bagnetti e docce e spalmate di creme, soffiato il nasino, pulito il nasino con l'acqua di mare, portato non so quante volte in piscina, al parco, a spasso, vestita, messe scarpine, "copriti che c'è freddo", "metti il cappellino che c'è il sole forte", mi sono svegliata di notte alla richiesta di acqua, svegliata di notte perché non stavi bene, ti ho ripulito il vasino, rifatto il letto ogni singola mattina, preparato la valigetta dei disegni con la carta pesta che fa molto "paint your life"...E nonostante a me dopo tutto questo avanzi ben poco tempo, quando non ci sei, quando sono in ufficio, vorrei averti con me per elemosinarti un bacio. Uno dei tanti baci che non scorderò mai.
2) "Tanti auguri a te!". Se lo canta anche da sola, poi improvvisamente finge imbarazzo nell'essere al centro dell'attenzione.
3) Soffiare le candeline. Per quest'anno ancora abbiamo barato, ho dovuto aiutarla perché il suo soffio non era abbastanza potente. La candelina di Kico Nico era molto graziosa.
4) Scartare i regali. Ci ha messo un po' ad associare l'azione "arriva un pacchetto colorato" con "quel che c'è dentro è mio". L'anno scorso, invece, guardava solo la carta e i fiocchi
5) Montare i giochi. Beh, in questo mi sono divertita forse più io, specie nel montare la cucina...
Tanti auguri cucciolotta, in questi due anni mi hai fatto tanto ridere, tanto piangere, tanto innamorare. Ti ho cambiato millemila pannolini, preparato non so quanti piatti, abbeverata, tachipirinata all'occorrenza, fatto centinaia di bagnetti e docce e spalmate di creme, soffiato il nasino, pulito il nasino con l'acqua di mare, portato non so quante volte in piscina, al parco, a spasso, vestita, messe scarpine, "copriti che c'è freddo", "metti il cappellino che c'è il sole forte", mi sono svegliata di notte alla richiesta di acqua, svegliata di notte perché non stavi bene, ti ho ripulito il vasino, rifatto il letto ogni singola mattina, preparato la valigetta dei disegni con la carta pesta che fa molto "paint your life"...E nonostante a me dopo tutto questo avanzi ben poco tempo, quando non ci sei, quando sono in ufficio, vorrei averti con me per elemosinarti un bacio. Uno dei tanti baci che non scorderò mai.
martedì 19 giugno 2012
VANITA' DI VANITA'
Se sapessi da chi ha preso i geni della vanità...Ivan non è vanesio per niente, io forse ero un po' smorfiosa da piccola, ma non era certo il tratto caratteristico del mio carattere.
Il cappello è una rottura, anche se bello comodo e fresco, alla pescatora. Per farglielo indossare devo puntare sulla sua autostima: "Simona ma sei bellissima con il cappellino a fiori! Ma guarda che bella che sei!"; allora lo tiene su per un po'. Idem con i vestiti: tipicamente non fa storie, mette quello che le preparo, però se le faccio qualche complimento, allora inizia a guardarsi, a sollevare la gonnellina come una damina dell'800.
Si guarda allo specchio e si saluta sorridendo: "Ciao Mona!" e si pettina i capelli.
Stamane siamo riuscite a tenere il cappellino tutto il tragitto casa-nido (spesso al sole). Le ho detto che le sue educatrici avrebbero ammirato quant'era bella con il cappello. Una volta entrata mi è bastato fare un cenno ad una di loro che le fa "Ooooh, Simona come sei bella! Tutti quei fiori, sei stupenda!" e lei non voleva più toglierlo. Ho dovuto barattarlo con un fazzolettino di carta (ha questa mania per i fazzolettini e le salviettine, le piace toglierli dalla confezione...), così è entrata nello spazio-gioco con sto fazzolettino in mano, pinzato con due dita, manco dovessero giocare a bandiera.
Solitamente non si porta feticci affettivi al nido, io cerco di evitarlo per evitare che si creino situazioni conflittuali spiacevoli, quindi tutto ciò che non è "calzina antiscivolo" si lascia a casa: pupazzi, giochi..."Tanto ci sono tantissimi giochi all'asilo!" le dico sempre, e lei a casa saluta i suoi affezionati: "Ciao Picia, Ciao Kitty, Ciao BBPapà, Ciao Spek, Ciao Kiki (= Torakiki)".
A noi va di lusso: stamattina la sua migliore amica è entrata con un potentissimo "Delitto e Castigo" in versione economica stretto tra le mani!
Il cappello è una rottura, anche se bello comodo e fresco, alla pescatora. Per farglielo indossare devo puntare sulla sua autostima: "Simona ma sei bellissima con il cappellino a fiori! Ma guarda che bella che sei!"; allora lo tiene su per un po'. Idem con i vestiti: tipicamente non fa storie, mette quello che le preparo, però se le faccio qualche complimento, allora inizia a guardarsi, a sollevare la gonnellina come una damina dell'800.
Si guarda allo specchio e si saluta sorridendo: "Ciao Mona!" e si pettina i capelli.
Stamane siamo riuscite a tenere il cappellino tutto il tragitto casa-nido (spesso al sole). Le ho detto che le sue educatrici avrebbero ammirato quant'era bella con il cappello. Una volta entrata mi è bastato fare un cenno ad una di loro che le fa "Ooooh, Simona come sei bella! Tutti quei fiori, sei stupenda!" e lei non voleva più toglierlo. Ho dovuto barattarlo con un fazzolettino di carta (ha questa mania per i fazzolettini e le salviettine, le piace toglierli dalla confezione...), così è entrata nello spazio-gioco con sto fazzolettino in mano, pinzato con due dita, manco dovessero giocare a bandiera.
Solitamente non si porta feticci affettivi al nido, io cerco di evitarlo per evitare che si creino situazioni conflittuali spiacevoli, quindi tutto ciò che non è "calzina antiscivolo" si lascia a casa: pupazzi, giochi..."Tanto ci sono tantissimi giochi all'asilo!" le dico sempre, e lei a casa saluta i suoi affezionati: "Ciao Picia, Ciao Kitty, Ciao BBPapà, Ciao Spek, Ciao Kiki (= Torakiki)".
A noi va di lusso: stamattina la sua migliore amica è entrata con un potentissimo "Delitto e Castigo" in versione economica stretto tra le mani!
venerdì 15 giugno 2012
LO STUPORE DELLA NOTTE SPALANCATA SUL MAR
"Buonasera, parlo con la dottoressa Russo?"
"Sì sono io, buonasera"
"La disturbo per caso?"
"Non mi disturba, con chi parlo?"
"Mammaaaaa? Mammaaaa! I' mmaggio!!"
"Sono *, la contattavo in merito a ***"
"Sì"
"E vorrei chiederle...ehm" "E mamma, ie mani! Ie MAAAANI! Dai tello????"
"...Vorrei chiederle se ***"
"Mamma, a futta? Dai a futta?"
"...Ma la trovo in un brutto momento?"
"No, mi scusi, sono alle prese con ...-Una nana di due anni che non sopporta di avere le mani sporche dopo aver svuotato il piatto e che vuole subito la sua fetta d'anguria o morirà rapidamente di fameeee!-...Mia figlia"
.........
.......
.....
...
..
.
"Mamma, guadda i peji!" "Ma Simona, adesso dobbiamo lavarli quei capelli! Perché ci hai messo le mani sporche??"
"A bbanio, co joco!"
"Sì col gioco..."
"E efono?"
"No tesoro, mamma ha finito di parlare al telefono, forse volevano parlare solo con un adulto."
"Sì sono io, buonasera"
"La disturbo per caso?"
"Non mi disturba, con chi parlo?"
"Mammaaaaa? Mammaaaa! I' mmaggio!!"
"Sono *, la contattavo in merito a ***"
"Sì"
"E vorrei chiederle...ehm" "E mamma, ie mani! Ie MAAAANI! Dai tello????"
"...Vorrei chiederle se ***"
"Mamma, a futta? Dai a futta?"
"...Ma la trovo in un brutto momento?"
"No, mi scusi, sono alle prese con ...-Una nana di due anni che non sopporta di avere le mani sporche dopo aver svuotato il piatto e che vuole subito la sua fetta d'anguria o morirà rapidamente di fameeee!-...Mia figlia"
.........
.......
.....
...
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.
"Mamma, guadda i peji!" "Ma Simona, adesso dobbiamo lavarli quei capelli! Perché ci hai messo le mani sporche??"
"A bbanio, co joco!"
"Sì col gioco..."
"E efono?"
"No tesoro, mamma ha finito di parlare al telefono, forse volevano parlare solo con un adulto."
lunedì 11 giugno 2012
THE AGE OF AQUARIUS
AVVISO AI NAVIGANTI: Sono a dieta, quindi il mio umore peggiorerà in maniera esponenziale nei prossimi giorni.
Ho un problema con i capelli di Simona che disgrazia vuole ha ereditato da me. Davanti sembra Actarus col moccio (a proposito: dice MAMMA IL MOCCIO! quando le cola fin sul labbro superiore, lo considero un progresso...), dietro sembra Fiorellino Giramondo, un po' più castanotta. Il mio scopo era (inizialmente) farle crescere i capelli in modo che si uniformassero, invece davanti sono in un modo, dietro in un altro e ai lati fanno esattamente quel ca**o che vogliono (ho detto che sono a dieta, no?? Posso dire tutte le parolacce censurate che voglio!). Ho provato a metterle due mollettine di Hello Kitty Rock ma non vuole niente, già tanto che sopporta (per 2 minuti) il cappellino. I capelli ribelli la mattina le contornano un buffo visino assonnato, non è che mi dispiace, solo che alle volte pare lo scienziato pazzo...Ma soprattutto quando mangia, se non la curo a vista, si spalma tutto lo spalmabile dietro l'orecchio.
Quindi cedo, la porterò prossimamente dal parrucchiere...Sto decidendo quale, ma ho scoperto che a Milano c'è un parrucchiere per bimbi a prezzi onesti...
La prima volta l'ho portata dal mio (non faccio nomi, è una catena). Aveva 11 mesi. Aveva 4 peli in testa, ma c'era il battesimo e volevo che li tagliasse. Mi hanno chiesto 21 euro. La mia faccia è stata impassibile mentre dentro di me gridavo "EEEEEEEEEEEH? MA SIETE FUORI DI TESTA?? 21 EURO PER 4 PELI!!!!" sfilando il pezzo da 20 dal portafoglio con nonchalance invidiabile.
Ho un problema con i capelli di Simona che disgrazia vuole ha ereditato da me. Davanti sembra Actarus col moccio (a proposito: dice MAMMA IL MOCCIO! quando le cola fin sul labbro superiore, lo considero un progresso...), dietro sembra Fiorellino Giramondo, un po' più castanotta. Il mio scopo era (inizialmente) farle crescere i capelli in modo che si uniformassero, invece davanti sono in un modo, dietro in un altro e ai lati fanno esattamente quel ca**o che vogliono (ho detto che sono a dieta, no?? Posso dire tutte le parolacce censurate che voglio!). Ho provato a metterle due mollettine di Hello Kitty Rock ma non vuole niente, già tanto che sopporta (per 2 minuti) il cappellino. I capelli ribelli la mattina le contornano un buffo visino assonnato, non è che mi dispiace, solo che alle volte pare lo scienziato pazzo...Ma soprattutto quando mangia, se non la curo a vista, si spalma tutto lo spalmabile dietro l'orecchio.
Quindi cedo, la porterò prossimamente dal parrucchiere...Sto decidendo quale, ma ho scoperto che a Milano c'è un parrucchiere per bimbi a prezzi onesti...
La prima volta l'ho portata dal mio (non faccio nomi, è una catena). Aveva 11 mesi. Aveva 4 peli in testa, ma c'era il battesimo e volevo che li tagliasse. Mi hanno chiesto 21 euro. La mia faccia è stata impassibile mentre dentro di me gridavo "EEEEEEEEEEEH? MA SIETE FUORI DI TESTA?? 21 EURO PER 4 PELI!!!!" sfilando il pezzo da 20 dal portafoglio con nonchalance invidiabile.
lunedì 28 maggio 2012
RIVERGINATION (cit.)
Giuro che non lo so il perché. Sembra che quando una ha un figlio, automaticamente riacquisti una sorta di verginità mentale e fisica. Del tipo: "Non dire queste cose, sei una mamma!", "Ehi, non parlarle così, è una mamma!". Come se il tuo status di mamma ti precluda a qualsiasi battuta a sfondo sessuale (detta o ricevuta) perché hai acquistato in purezza...Tutto questo, ovviamente, non è che accresce la tua autostima, specie se sei in periodo puerperio.
Credo sia un retaggio culturale tipicamente nostro: identificare le mamme con LA MAMMA, la propria, intoccabile e asessuata per eccellenza.
Il lato peggiore di tutto questo si manifesta se il tuo LUI si comporta così, trattandoti come una Madonna di gesso (letteralmente) e riservandoti casti bacini e carezze affettuose. Poi non è che è colpa tua se sei costretta a urlargli in faccia: "Cosa stai facendo? Cosa credi di fare così?!? Dammelo! Ti ho detto di darmelo, e subito!!!!" passando da Madonna a ninfomane nel giro di un nanosecondo.
Devo dire che a volte è colpa nostra: molte donne vivono la maternità in senso assoluto e passano se va bene un anno, ma spesso anche oltre, a dedicarsi esclusivamente al pargolo senza lasciare spazio ad altro, men che meno a se stesse; andare in giro con magliette sporche di latte è già di per sé un deterrente...Evitare di deforestarsi per mesi anche. E soprattutto non avere altri argomenti che non cacca-pappa-pediatra è assolutamente inibente. Già è difficile riprendere una vita intima normale quando la metà delle volte si viene interrotti da "Mamma?" (true story) oppure "Uuuueeeeh!", non mettiamoci anche noi!
E dunque magari una sera vi mettete giù da gara e rifilate il pupo a qualcuno (*), eh? Che ne dite?
Credo sia un retaggio culturale tipicamente nostro: identificare le mamme con LA MAMMA, la propria, intoccabile e asessuata per eccellenza.
Il lato peggiore di tutto questo si manifesta se il tuo LUI si comporta così, trattandoti come una Madonna di gesso (letteralmente) e riservandoti casti bacini e carezze affettuose. Poi non è che è colpa tua se sei costretta a urlargli in faccia: "Cosa stai facendo? Cosa credi di fare così?!? Dammelo! Ti ho detto di darmelo, e subito!!!!" passando da Madonna a ninfomane nel giro di un nanosecondo.
Devo dire che a volte è colpa nostra: molte donne vivono la maternità in senso assoluto e passano se va bene un anno, ma spesso anche oltre, a dedicarsi esclusivamente al pargolo senza lasciare spazio ad altro, men che meno a se stesse; andare in giro con magliette sporche di latte è già di per sé un deterrente...Evitare di deforestarsi per mesi anche. E soprattutto non avere altri argomenti che non cacca-pappa-pediatra è assolutamente inibente. Già è difficile riprendere una vita intima normale quando la metà delle volte si viene interrotti da "Mamma?" (true story) oppure "Uuuueeeeh!", non mettiamoci anche noi!
E dunque magari una sera vi mettete giù da gara e rifilate il pupo a qualcuno (*), eh? Che ne dite?
(*) Se siete nei primi mesi, questo si tradurrà in "me la dormo dalle 8 di sera alle 8 di mattina come se non ci fosse un domani".
domenica 20 maggio 2012
COSE DEL WEEK END
Per la prima volta posso dire che Simona ha "nuotato" in piscina. Lei ha un rapporto pacifico con l'acqua, le piace fare i tuffi e andare sotto, ma solitamente galleggia facendosi trasportare dalla corrente: ieri invece faceva il cagnolino, beveva l'acqua clorata (immagino le disinfetti gli intestini!) ed era tutta felice. I tuffi restano sempre il must: si butta dal tappeto galleggiante correndo verso l'acqua, incurante che io ci sia a prenderla o meno...
Non abbiamo fatto altro perché sono 3 week end che piove (dopo che per tutta settimana c'è stato il sole) causandomi brontolii di vario genere...Per non saper che fare, ho ridipinto il mobiletto del bagno piccolo con lo smalto ad acqua. E' venuto meglio di quanto pensassi! Mentre mi prodigavo coi pennelli, stamane poco prima che cominciasse a piovere, Ivan si è portato Simona a fare un giro in bicicletta. Non siamo riusciti a capire se la cosa le piaccia o meno perché è rimasta immobile sul seggiolino come una sfinge. Di sicuro c'è che odia il caschetto!
Per il resto abbiamo dovuto inventarci giochi da farle fare mentre fuori diluviava...In alcuni momenti corre avanti e indietro senza soluzione di continuità tra salotto e cucina: credo che prima o poi dovrò scusarmi con la vicina del piano di sotto perché i suoi piedini palmati fanno molto rumore: a correre non è certo leggiadra..."Pooooonti? Viaaa!".
Non abbiamo fatto altro perché sono 3 week end che piove (dopo che per tutta settimana c'è stato il sole) causandomi brontolii di vario genere...Per non saper che fare, ho ridipinto il mobiletto del bagno piccolo con lo smalto ad acqua. E' venuto meglio di quanto pensassi! Mentre mi prodigavo coi pennelli, stamane poco prima che cominciasse a piovere, Ivan si è portato Simona a fare un giro in bicicletta. Non siamo riusciti a capire se la cosa le piaccia o meno perché è rimasta immobile sul seggiolino come una sfinge. Di sicuro c'è che odia il caschetto!
Per il resto abbiamo dovuto inventarci giochi da farle fare mentre fuori diluviava...In alcuni momenti corre avanti e indietro senza soluzione di continuità tra salotto e cucina: credo che prima o poi dovrò scusarmi con la vicina del piano di sotto perché i suoi piedini palmati fanno molto rumore: a correre non è certo leggiadra..."Pooooonti? Viaaa!".
venerdì 11 maggio 2012
ASSERTIVITA'
Mi piace questa parola, la sento spesso pronunciata da Cesar Millan nella trasmissione "Dog Whisperer"...Ho il sospetto che per crescere Simona dovrei buttarmi più su un "SOS Tata", ma finché non dirò alla pupa "Ssssht!" toccandole il fianco, penso di poter soprassedere.
Simona sa essere assertiva: oggi tornavamo dall'asilo e, arrivati nei pressi della panetteria si gira e mi fa "Mamma, pitta? Sì! Sì! 'Ndiam!" Non era una supplica, era un'affermazione. Le ho preso un trancio di margherita per cena, ogni tanto bisogna pure accontentarli.
Dopo cena giochiamo insieme: leggiamo i libri, prepariamo la bambola Pina (e vesti e svesti e vesti e svesti...Tipo anche 20 volte di seguito) e le diamo da mangiare. Lei "Pita pappa? Toh, teni pappa!" non ha a portata di mano le sue posatine e il necessaire per la pappa? Non importa, simula. Si gira, va verso il mobile del salotto, finge di preparare un manicaretto e finge di darlo alla bambola. Era la prima volta che la vedevo simulare completamente, devo dire che è stato divertente. Poi "Pita ha tatta?" (Pina ha la cacca?) Le controlla il sedere, vuole una salviettina per pulirla, le dice "NO!" col ditino accusatore puntato un paio di volte mentre la riveste (sulla salviettina siamo arrivate al compromesso "Simona te ne do una sola, va bene? Puoi prenderne una e basta." lei mi dice "Sì batta batta!"). Infine la mette sulla poltroncina e la porta in giro per il salotto e le dice "'Ndiam!".
Prima di dormire i disegni.
Lei disegna poi mi passa la lavagnetta magnetica e mi dice cosa fare. 9 volte su 10 un barbapapà, se le disegno qualche animale mi dice "Un pace!" (Non mi piace). Oggi ho fatto un esperimento sociologico: mentre disegnavo un gallo, ha preso un timbrino magnetico e mi ha pasticciato il disegno. Ho finto di dispiacermene molto, ho finto di essere quasi alle lacrime. Lei ha sorriso, mi ha dato una carezza e mi ha regalato tutti e due i timbrini...Amore de mamma, lo so che hai un cuore grande come una casa!
Simona sa essere assertiva: oggi tornavamo dall'asilo e, arrivati nei pressi della panetteria si gira e mi fa "Mamma, pitta? Sì! Sì! 'Ndiam!" Non era una supplica, era un'affermazione. Le ho preso un trancio di margherita per cena, ogni tanto bisogna pure accontentarli.
Dopo cena giochiamo insieme: leggiamo i libri, prepariamo la bambola Pina (e vesti e svesti e vesti e svesti...Tipo anche 20 volte di seguito) e le diamo da mangiare. Lei "Pita pappa? Toh, teni pappa!" non ha a portata di mano le sue posatine e il necessaire per la pappa? Non importa, simula. Si gira, va verso il mobile del salotto, finge di preparare un manicaretto e finge di darlo alla bambola. Era la prima volta che la vedevo simulare completamente, devo dire che è stato divertente. Poi "Pita ha tatta?" (Pina ha la cacca?) Le controlla il sedere, vuole una salviettina per pulirla, le dice "NO!" col ditino accusatore puntato un paio di volte mentre la riveste (sulla salviettina siamo arrivate al compromesso "Simona te ne do una sola, va bene? Puoi prenderne una e basta." lei mi dice "Sì batta batta!"). Infine la mette sulla poltroncina e la porta in giro per il salotto e le dice "'Ndiam!".
Prima di dormire i disegni.
Lei disegna poi mi passa la lavagnetta magnetica e mi dice cosa fare. 9 volte su 10 un barbapapà, se le disegno qualche animale mi dice "Un pace!" (Non mi piace). Oggi ho fatto un esperimento sociologico: mentre disegnavo un gallo, ha preso un timbrino magnetico e mi ha pasticciato il disegno. Ho finto di dispiacermene molto, ho finto di essere quasi alle lacrime. Lei ha sorriso, mi ha dato una carezza e mi ha regalato tutti e due i timbrini...Amore de mamma, lo so che hai un cuore grande come una casa!
sabato 28 aprile 2012
LA GANG DEL LETTO
Il primo ad accogliere è Torakiki, fiero del suo sorriso, non fa passare persone sospette, poi c'è Spank che ride sempre e pare non accorgersi del mondo. C'è un topo gigante rosa che indossa una tutina di simil-pile anche ad agosto, quindi tutti gli stanno lontani perché un po' puzza...E infine c'è la triade dei bodyguard, inseparabili; all'inizio erano solo Micia e Barbapapà che presiedevano il cuscino, poi da Pasqua si è unita anche Kitty. E' "La sposa" (cit.) implacabile. Rispettivamente vengono chiamati in sequenza: Pitcia, Papapà e Titti.
Simona ovviamente dorme con i bodyguard, ma vista la tendenza all'accumulo che ha, sovente è sepolta dai pelouches...L'altra notte ha preso anche Muuu. Muuu è il suo portapigiama a forma di mucca. La mattina alle 7 riesce con non so quale gioco di prestigio a lanciarmi tutti e 3 (4 se si conta Muuu, ma è sporadico) nel letto. Temo che li mandi in avanscoperta. Temo che Simona sia una spia del paese dei Pelouches.
Simona ovviamente dorme con i bodyguard, ma vista la tendenza all'accumulo che ha, sovente è sepolta dai pelouches...L'altra notte ha preso anche Muuu. Muuu è il suo portapigiama a forma di mucca. La mattina alle 7 riesce con non so quale gioco di prestigio a lanciarmi tutti e 3 (4 se si conta Muuu, ma è sporadico) nel letto. Temo che li mandi in avanscoperta. Temo che Simona sia una spia del paese dei Pelouches.
giovedì 19 aprile 2012
FOCACCIA E PIOGGIA.
E' tipo che piove da giorni e sento sempre più freddo dentro le ossa, e in mezzo allo stomaco. Lavoro come una matta, e domani sarà l'ennesima levataccia non voluta. Sto comunciando a confondere script perl con mantra buddisti.
Ieri dopo che ha spiovuto verso le 18 esco a prendere Simona. Non appena mettiamo piede fuori dal Nido riprende a diluviare, e va beh. Tra passeggino e ombrello vince il passeggino con quell'orribile cerata che sgocciola sulle mie scarpe.
Ci fermiamo dal panettiere e prendiamo la pizza, la signora gentilissima le offre una focaccetta di quelle piccole che lei agguanta senza se e senza ma ed inizia a divorarla come se non esistesse più un domani (o come se l'affamassimo, non so). Arriviamo a casa, io grondante di pioggia, coi piedi bagnati, la borsa della piscina bagnata dentro e fuori, la ceratina che cola sul parquet, finalmente mi spoglio, spoglio lei, ci guardiamo...Ha ancora mezza focaccetta tra le mani.
"Ne dai un po' alla mamma?"
Mi guarda e sorride.
"To mamma!"
E con minuzia degna del miglior orafo, con l'unghietta del pollice e quella dell'indice riesce ad estirpare un atomo (comunque appena visibile ad occhio nudo) da suddetto brandello di focaccia. Mi guarda come se si fosse levata un rene, ma fosse fiera d'averlo fatto.
"Grazie, amore, sei generosissima"
Come ultimo dileggio, con l'indice unto mi fa segno sulla guancia "Buooona!".
Ieri dopo che ha spiovuto verso le 18 esco a prendere Simona. Non appena mettiamo piede fuori dal Nido riprende a diluviare, e va beh. Tra passeggino e ombrello vince il passeggino con quell'orribile cerata che sgocciola sulle mie scarpe.
Ci fermiamo dal panettiere e prendiamo la pizza, la signora gentilissima le offre una focaccetta di quelle piccole che lei agguanta senza se e senza ma ed inizia a divorarla come se non esistesse più un domani (o come se l'affamassimo, non so). Arriviamo a casa, io grondante di pioggia, coi piedi bagnati, la borsa della piscina bagnata dentro e fuori, la ceratina che cola sul parquet, finalmente mi spoglio, spoglio lei, ci guardiamo...Ha ancora mezza focaccetta tra le mani.
"Ne dai un po' alla mamma?"
Mi guarda e sorride.
"To mamma!"
E con minuzia degna del miglior orafo, con l'unghietta del pollice e quella dell'indice riesce ad estirpare un atomo (comunque appena visibile ad occhio nudo) da suddetto brandello di focaccia. Mi guarda come se si fosse levata un rene, ma fosse fiera d'averlo fatto.
"Grazie, amore, sei generosissima"
Come ultimo dileggio, con l'indice unto mi fa segno sulla guancia "Buooona!".
martedì 10 aprile 2012
AGGIORNAMENTO: NUOVE PAROLE
Ecco qui, spero di rileggere questo post tra un anno e sentirmi invasa di tenerezza per com'era piccola e acerba, in maniera inversamente proporzionale a quanto mi sembrano enormi i progressi fatti sinora...
Buio = Buio
Fette = Febbre (e si misura la febbre col termometro frontale)
Accie = Grazie
Nanna = Nanna
Sussu = Ciuccio
Vittìti = Vestiti (tipicamente della bambola Pina)
Bunni = motocicletta, motorino, bicicletta, triciclo. L'origine è ignota, credo qualche amichetto dell'asilo, ma quando vede una moto fa "Bunni! Meeeem meeeem! Biii Biii!", idem quando sale sul triciclo, o vede la motogp in televisione.
Via = Via (pronti-via, ma anche vai via)
Qui, lì, là, di là = Qui, lì, là, di là
Coji = Corri
Ououòio = Orologio (che fa Tic-Toc, l'ho capito da questo che si trattava dell'orologio)
Quando ci troviamo sulle scale di casa, ripete le vocali "A E I O U" (non in quest'ordine) perché le piace sentirne l'eco. Mi stupisce che lo faccia ripetendole tutte e 5 prima di ricominciare, senza doppioni.
Conosce un sacco di nomi e li associa correttamente alle persone (tutte le sue educatrici del nido, qualche amichetta...). Pronuncia qualche frase chiaramente "Mamma ndiam dilà!", "Papà aqua a pita?" (Papà, dai l'acqua a micia?), ormai sempre più spesso...
Stasera mentre ero al telefono con mia madre è venuta a dirmi "mamma tatta!" (Mamma cacca!), l'ho messa sul vasino e l'ha fatta...(Sì, la fa tutte le mattine sul vasino, ma la mattina ce la metto io, non me lo chiede lei!)
Abbiamo festeggiato ballando, e siccome nel mentre Ivan è rientrato dal lavoro, gli abbiamo fatto vedere il vasino con il prodotto...Sì, c'era un tempo in cui lo accoglievo in altri più fantasiosi modi che non con un vasino pieno di merda in mano...Ma che ci posso fare?
Buio = Buio
Ancoia = Ancora
Batta = Basta
(nella variante Ancoia no = Basta, quando lo stop avviene dopo ripetuti "Ancora")
Ndiam = Andiamo
Pipì = Pipì
Tatta = Cacca
Pita = Micia, ma anche Pina la bambola
Bau = Cane
Muuu = Mucca ma anche maiale (per inspiegabili ragioni)
Sci Sci = Cip Cip (uccellino/merlo/qualunque volatile eccetto quelli da cortile)
Futta = Frutta
Latte = Latte
Pitì = Qualsiasi posatina piccola
Pitcia = Pizza
Nonnu = Nonno
Nonna = Nonna
Eduta = Seduto (a se stessa o come imperativo)
Mano = Mano
Batcio = Braccio (declinato anche come "Imbatcio" = prendimi in braccio)
Pete = Piede
Paitta = Scarpa (declinato anche al plurale Paitte)
Paila = Testa, capelli, cappello, spazzola, pettine. Una variante con pronuncia leggermente diversa è proprio la palla, e annesso calcio che vede in tv.
Iacca = Giacca
Aiuuuutu = Aiuto (da "ti aiuto?", se desidera una mano in qualcosa)
Plish = PulisciBatta = Basta
(nella variante Ancoia no = Basta, quando lo stop avviene dopo ripetuti "Ancora")
Ndiam = Andiamo
Pipì = Pipì
Tatta = Cacca
Pita = Micia, ma anche Pina la bambola
Bau = Cane
Muuu = Mucca ma anche maiale (per inspiegabili ragioni)
Sci Sci = Cip Cip (uccellino/merlo/qualunque volatile eccetto quelli da cortile)
Futta = Frutta
Latte = Latte
Pitì = Qualsiasi posatina piccola
Pitcia = Pizza
Nonnu = Nonno
Nonna = Nonna
Eduta = Seduto (a se stessa o come imperativo)
Mano = Mano
Batcio = Braccio (declinato anche come "Imbatcio" = prendimi in braccio)
Pete = Piede
Paitta = Scarpa (declinato anche al plurale Paitte)
Paila = Testa, capelli, cappello, spazzola, pettine. Una variante con pronuncia leggermente diversa è proprio la palla, e annesso calcio che vede in tv.
Iacca = Giacca
Aiuuuutu = Aiuto (da "ti aiuto?", se desidera una mano in qualcosa)
Fette = Febbre (e si misura la febbre col termometro frontale)
Accie = Grazie
Nanna = Nanna
Sussu = Ciuccio
Vittìti = Vestiti (tipicamente della bambola Pina)
Bunni = motocicletta, motorino, bicicletta, triciclo. L'origine è ignota, credo qualche amichetto dell'asilo, ma quando vede una moto fa "Bunni! Meeeem meeeem! Biii Biii!", idem quando sale sul triciclo, o vede la motogp in televisione.
Via = Via (pronti-via, ma anche vai via)
Qui, lì, là, di là = Qui, lì, là, di là
Coji = Corri
Ououòio = Orologio (che fa Tic-Toc, l'ho capito da questo che si trattava dell'orologio)
Quando ci troviamo sulle scale di casa, ripete le vocali "A E I O U" (non in quest'ordine) perché le piace sentirne l'eco. Mi stupisce che lo faccia ripetendole tutte e 5 prima di ricominciare, senza doppioni.
Conosce un sacco di nomi e li associa correttamente alle persone (tutte le sue educatrici del nido, qualche amichetta...). Pronuncia qualche frase chiaramente "Mamma ndiam dilà!", "Papà aqua a pita?" (Papà, dai l'acqua a micia?), ormai sempre più spesso...
Stasera mentre ero al telefono con mia madre è venuta a dirmi "mamma tatta!" (Mamma cacca!), l'ho messa sul vasino e l'ha fatta...(Sì, la fa tutte le mattine sul vasino, ma la mattina ce la metto io, non me lo chiede lei!)
Abbiamo festeggiato ballando, e siccome nel mentre Ivan è rientrato dal lavoro, gli abbiamo fatto vedere il vasino con il prodotto...Sì, c'era un tempo in cui lo accoglievo in altri più fantasiosi modi che non con un vasino pieno di merda in mano...Ma che ci posso fare?
giovedì 5 aprile 2012
Lotta sempre per te stessa
A mia figlia vorrei dire un giorno che c'è stato un periodo, quando era così piccola da non ricordarsene, nel quale il mondo stava come impazzendo: l'economia era crollata, si parlava di spread come parametro di benessere di un paese, e quasi nessuno sapeva cosa fosse. Vorrei raccontarle che non le abbiamo mai fatto mancare niente, anzi...Sta vivendo in agi che molti bambini si sognano, ma vorrei dirle proprio per questo motivo che niente dura per sempre e niente è dovuto: per ogni cosa, ogni cosa che avrà nella vita qualcuno (noi in prima battuta, poi quando sarà più grande lei stessa) si sarà dato da fare. Che dovrà mangiarne di merda dicendo che è buona perché è così che si vive...Che alle volte ti puoi sentire come un topolino che cerca di fuggire dal Titanic che affonda, un topolino che trova l'uscita perché l'istinto l'aiuta, ma cosa c'è fuori se non mare gelido? L'unica speranza è nascondersi bene dentro una scialuppa, magari tra le pieghe della pelliccia di una anziana signora di prima classe.
Simona sappi che nessuno potrà garantirti che ti sentirai sempre al massimo, ma puoi fare il massimo per sentirti bene e questo sarà già un enorme successo. Non negare mai a nessuno il tuo sorriso e la pienezza del tuo sguardo, ma non abbassare mai la testa.
Amati, e fatti amare: io starò a guardare, magari con qualche cerotto pronto tra le mani.
venerdì 23 marzo 2012
RAGIONE E SENTIMENTO.
"Mamma pappa!" grida dal seggiolone, ché vuole il formaggio
"Un momento, lo sto tagliando. Finisci la pasta intanto."
Lancio del piatto a terra e stizza. Mi giro. Non posso fargliela passare, le dico "NO!" con un buffetto insignificante sulla mano. Comunque si risente, la tiro giù dal seggiolone "Noooo pappaaaa!". Io: "Mi aiuti a raccogliere, hai visto cosa hai fatto? Quando avrai finito di raccogliere avrai il tuo formaggio"
Mi fissa con rabbia, glie la leggo negli occhi chiarissima.
Lancio del piatto a terra e stizza. Mi giro. Non posso fargliela passare, le dico "NO!" con un buffetto insignificante sulla mano. Comunque si risente, la tiro giù dal seggiolone "Noooo pappaaaa!". Io: "Mi aiuti a raccogliere, hai visto cosa hai fatto? Quando avrai finito di raccogliere avrai il tuo formaggio"
Mi fissa con rabbia, glie la leggo negli occhi chiarissima.
Io impassibile mi chino, prendo il piatto e le dico "Raccogli i pezzi di pasta che hai fatto cadere." Glie li indico. Lei: "Pappa?" indica il formaggio rimasto sul lavandino, "Dopo, raccogli la tua pasta."; c'è determinazione nel suo sguardo, ma poi...Poi cede. Raccoglie la pasta caduta (4 pezzetti perché ormai era alla fine) e la mette nel piattino. Io prendo la spugna e le do un pezzo di carta: "Mi aiuti a pulire?", ma sono già dell'idea che se non vorrà farlo sarò comunque soddisfatta perché ha raccolto la pasta da terra. Lei, incredibilmente si china a pulire (si fa per dire ovviamente) il sugo. Io rapidamente ripulisco il tutto. "Abbiamo finito, hai visto? Lo tiri ancora il piatto?" "No."
La rimetto sul seggiolone e le do il suo pezzo di formaggio. Capitolo chiuso in via definitiva.
A prescindere, io emotivamente mi sento uno straccio ogni volta che devo intervenire con lei, e so che siamo solo all'inizio, un inizio tranquillo, per altro...
PS: abbiamo tolto la spondina del letto...Stamattina alle 7 e 1/4 sento ciaf, ciaf,ciaf...Poi ancora: ciafciafciafciafciafciafciaf di piedini nudi, apro gli occhi e mi vedo una nana in bodino intimo con ancora il ciuccio in bocca che viene verso di me sorridendo...Riferito al post precedente è stato un altro innamoramento a prima vista!
PS: abbiamo tolto la spondina del letto...Stamattina alle 7 e 1/4 sento ciaf, ciaf,ciaf...Poi ancora: ciafciafciafciafciafciafciaf di piedini nudi, apro gli occhi e mi vedo una nana in bodino intimo con ancora il ciuccio in bocca che viene verso di me sorridendo...Riferito al post precedente è stato un altro innamoramento a prima vista!
domenica 18 marzo 2012
INNAMORAMENTO
L'innamoramento è uno stato emotivo molto intenso, e credo che tutti prima o poi siano destinati a provarlo.
Potrei riassumerlo con "è quell'emozione, quella sensazione che ti rende l'altro totalizzante in maniera compulsiva".
L'innamoramento è, ça va sans dire, diverso dall'amore, è puro istinto, e una sorta di sferzata emotiva che rende tutto il resto insignificante per un lasso di tempo che può essere qualche ora o qualche giorno.
Da cosa è scatenato? La conoscenza iniziale di una persona è un fattore scatenante molto comune: ti innamori del partner, ti innamori di tuo figlio appena nasce (o qualche tempo dopo, è soggettivo). Quel moto assoluto però coglie anche in altre fasi della vita con l'altro: ti puoi re-innamorare del tuo partner perché fa qualcosa di particolare, per una situazione che si crea, per un caso...Credo l'innamoramento sia uno dei motori dei rapporti duraturi...Perché consente al rapporto di non logorarsi nel tempo, ma attraverso questi momenti si fortifica ed evolve...
Oppure.
Oppure ti puoi reinnamorare a più riprese di quella nanerottola di 80cm che balla i linkin'park scuotendo il pannolo, ridendo come una matta, e quando vede che la stai guardando ti corre incontro con le braccia aperte. Ti puoi reinnamorare di lei quando ti spiega come si prepara la pappa alla sua bambola Pina e ti dice "no!" se non fai come vuole lei, o quando ti scompiglia tutti i capelli con le mani sporche di banana.
domenica 11 marzo 2012
DA PIANGERE...
Oggi dopo il teatro per bambini, mamma e figlia vanno a mangiare al ristorante. Sole, perché papà è intento a sistemare cose in casa con trapano e molto rumore...Quindi meglio defilarsi.
C'è una famiglia seduta in una lunga tavolata, siciliani (riconosco l'accento) e mi pare di tornare indietro a qualche anno fa, quando c'erano ancora i miei nonni paterni: il patriarca, un po' arteriosclerotico, silenzioso a capotavola, la moglie a fianco che lo riprende "Pasquale! Il tovagliolo!" "Pasquale! Aspetta a bere il vino!". Nella tavolata altre 2 generazioni, probabilmente i figli con rispettive famiglie. Il vecchio mi ricorda mio nonno degli ultimi anni in maniera che quasi fa male. Quando ancora mia nonna c'era, e lo sgridava, spazientita dal suo non capire, non afferrare le cose. Quando parlava di lui come se non fosse presente e lui pacifico guardava nel suo piatto, si sporcava inevitabilmente come un bambino...
Il pranzo scorre e ogni tanto cercando di coinvolgere il nonno in qualche discorso, gli chiedono se vuole ancora acqua o vino, di stare attento ai gamberi che scottano, se si ricorda della zia Lina quando doveva ancora sposarsi. Lui ogni tanto risponde, più spesso no.
Alla fine noi ci alziamo ché abbiamo fatto in fretta.
"Ma che bella questa bambina!Ciao bambolina come ti chiami??" Gli occhi puntati su di lei, ma lei sorride e dice "Ciao ciao Nonno!" e forse l'ho visto solo io, ma qualcosa in quella testa canuta dev'essere passata "Ciao nica nica!" e si scambiano saluti con la mano.
C'è una famiglia seduta in una lunga tavolata, siciliani (riconosco l'accento) e mi pare di tornare indietro a qualche anno fa, quando c'erano ancora i miei nonni paterni: il patriarca, un po' arteriosclerotico, silenzioso a capotavola, la moglie a fianco che lo riprende "Pasquale! Il tovagliolo!" "Pasquale! Aspetta a bere il vino!". Nella tavolata altre 2 generazioni, probabilmente i figli con rispettive famiglie. Il vecchio mi ricorda mio nonno degli ultimi anni in maniera che quasi fa male. Quando ancora mia nonna c'era, e lo sgridava, spazientita dal suo non capire, non afferrare le cose. Quando parlava di lui come se non fosse presente e lui pacifico guardava nel suo piatto, si sporcava inevitabilmente come un bambino...
Il pranzo scorre e ogni tanto cercando di coinvolgere il nonno in qualche discorso, gli chiedono se vuole ancora acqua o vino, di stare attento ai gamberi che scottano, se si ricorda della zia Lina quando doveva ancora sposarsi. Lui ogni tanto risponde, più spesso no.
Alla fine noi ci alziamo ché abbiamo fatto in fretta.
"Ma che bella questa bambina!Ciao bambolina come ti chiami??" Gli occhi puntati su di lei, ma lei sorride e dice "Ciao ciao Nonno!" e forse l'ho visto solo io, ma qualcosa in quella testa canuta dev'essere passata "Ciao nica nica!" e si scambiano saluti con la mano.
giovedì 8 marzo 2012
VOJO HEIDI
Sto facendo un esperimento di sostituzione: alla terza visione del pur bellissimo cartone di Heidi, sto proponendo la canonica mezzoretta di tv con rai yoyo. Questo perché Heidi, Clara rompiballe, Peter e i vari nonni mi stanno uscendo dalle orecchie; oltretutto con l'aggravante che si vedono sempre le stesse 10 puntate: l'inizio con Peter, le caprette e verso la fine perché:
- Francoforte no perché non si vedono le montagne e poi Heidi piange.
- Quando è inverno no perchè non si vedono le caprette ma c'è solo la slitta come evento interessante.
- Quando c'è Clara no perché è una piattola (e su questo concordo).
Ipso facto ho scoperto delle ottime alternative brevi e di facile ascolto per lei e ve le vado a recensire:
- IL POSTINO PAT: serie inglese in stop-motion, graziosa e molto British, ma...Un paese rurale immaginario (se non erro si chiama Greendale) di un'immaginaria valle inglese ha a disposizione un servizio postale degno di una metropoli. Per portare in tempo torte di compleanno e pattini a rotelle, Pat può utilizzare un modernissimo elicottero rosso (con pista d'atterraggio sul tetto dell'ufficio postale); inoltre l'avanzatissimo e computerizzato sistema di smistamento pacchi (a proposito MIGLIAIA per tipo 300 abitanti) nonché una moderna stazione metereologica, rendono l'ufficio postale più interessante e futuristico dell'Enterprise.
- BOB AGGIUSTATUTTO: altrettanto British e altrettanto stop-motion, c'è un carpentiere inglese che vive in un paesino in compagnia dei suoi mezzi di lavoro che vivono di vita propria e presentano problemi degni di Freud...
- PICCOLO GRANDE TIMMY: ooooh che graziosoooooo! E' lo spin-off di Shaun the Sheep (e se non l'avete mai visto...cattivi, cattivi!) che parla di questo agnellino che va all'asilo e vive avventure con i suoi amici d'asilo e poi la mamma pecora la sera va a prenderlo...Tutto plastilina, tutto Wallace & Gromit! (Chiaro, se avete visto Shaun the Sheep sapete che Timmy ha una vita meno rassicurante nel gregge...sarà per quello che l'hanno mandato all'asilo??).
Stamattina invece ho avuto un flash, essendomi alzata prima del solito: PAPA' CASTORO. Lo vedevo con mia sorella da bambina...Lo trasmettono ancora...E' stata un'esperienza al limite del Nirvana.
- Francoforte no perché non si vedono le montagne e poi Heidi piange.
- Quando è inverno no perchè non si vedono le caprette ma c'è solo la slitta come evento interessante.
- Quando c'è Clara no perché è una piattola (e su questo concordo).
Ipso facto ho scoperto delle ottime alternative brevi e di facile ascolto per lei e ve le vado a recensire:
- IL POSTINO PAT: serie inglese in stop-motion, graziosa e molto British, ma...Un paese rurale immaginario (se non erro si chiama Greendale) di un'immaginaria valle inglese ha a disposizione un servizio postale degno di una metropoli. Per portare in tempo torte di compleanno e pattini a rotelle, Pat può utilizzare un modernissimo elicottero rosso (con pista d'atterraggio sul tetto dell'ufficio postale); inoltre l'avanzatissimo e computerizzato sistema di smistamento pacchi (a proposito MIGLIAIA per tipo 300 abitanti) nonché una moderna stazione metereologica, rendono l'ufficio postale più interessante e futuristico dell'Enterprise.
- BOB AGGIUSTATUTTO: altrettanto British e altrettanto stop-motion, c'è un carpentiere inglese che vive in un paesino in compagnia dei suoi mezzi di lavoro che vivono di vita propria e presentano problemi degni di Freud...
- PICCOLO GRANDE TIMMY: ooooh che graziosoooooo! E' lo spin-off di Shaun the Sheep (e se non l'avete mai visto...cattivi, cattivi!) che parla di questo agnellino che va all'asilo e vive avventure con i suoi amici d'asilo e poi la mamma pecora la sera va a prenderlo...Tutto plastilina, tutto Wallace & Gromit! (Chiaro, se avete visto Shaun the Sheep sapete che Timmy ha una vita meno rassicurante nel gregge...sarà per quello che l'hanno mandato all'asilo??).
Stamattina invece ho avuto un flash, essendomi alzata prima del solito: PAPA' CASTORO. Lo vedevo con mia sorella da bambina...Lo trasmettono ancora...E' stata un'esperienza al limite del Nirvana.
venerdì 2 marzo 2012
PICCOLA GUIDA ALLA VITA
Ad un certo punto dovrò spiegare alcune cose a Simona. Quando sarà in grado di comprendere le dovrò dire due paroline:
1) Non si tirano pugni sui genitali di papà
1a) Non si fanno le puzze in faccia alla mamma
1b) Non ci si pulisce il naso sui vestiti altrui, ma se ti dico di soffiare devi farlo possibilmente nel fazzoletto.
2) Se alle 7 meno 20 del mattino ormai sei sveglia e vuoi stare nel lettone ok, ma devi arrangiarti e non giocare a far finta di metterci a nanna fare sssst col ditino e urlare NAAAANNNAAAAAAAAAAAAAAAA! Dubito che le educatrici del nido che stai imitando facciano così.
3) La pappa non si prepara istantaneamente, occorre il tempo della cottura, quindi devi imparare a portare pazienza.
4) Se vuoi mettere la crema alla mamma va benissimo, ma non è necessario scarnificare con le unghiette la mia pelle.
5) La tua bambola Pina (o Pita come dici tu) forse non ama essere sbattuta per terra quando non fa quello che vuoi.
6) Esistono altre cose oltre ad Heidi, per l'amor del cielo, e se stai guardando una puntata è inutile che ti incazzi con Clara perché è noiosa.
7) Nella bocca disegnata della tua Micia di pelouche il ciuccio non entra, fattene una ragione. Nemmeno in quella di Barbapapà.
1) Non si tirano pugni sui genitali di papà
1a) Non si fanno le puzze in faccia alla mamma
1b) Non ci si pulisce il naso sui vestiti altrui, ma se ti dico di soffiare devi farlo possibilmente nel fazzoletto.
2) Se alle 7 meno 20 del mattino ormai sei sveglia e vuoi stare nel lettone ok, ma devi arrangiarti e non giocare a far finta di metterci a nanna fare sssst col ditino e urlare NAAAANNNAAAAAAAAAAAAAAAA! Dubito che le educatrici del nido che stai imitando facciano così.
3) La pappa non si prepara istantaneamente, occorre il tempo della cottura, quindi devi imparare a portare pazienza.
4) Se vuoi mettere la crema alla mamma va benissimo, ma non è necessario scarnificare con le unghiette la mia pelle.
5) La tua bambola Pina (o Pita come dici tu) forse non ama essere sbattuta per terra quando non fa quello che vuoi.
6) Esistono altre cose oltre ad Heidi, per l'amor del cielo, e se stai guardando una puntata è inutile che ti incazzi con Clara perché è noiosa.
7) Nella bocca disegnata della tua Micia di pelouche il ciuccio non entra, fattene una ragione. Nemmeno in quella di Barbapapà.
Ma soprattutto...
La mamma e papà amano tutto di te, compreso il moccio verde che ogni tanto produci, comprese le cacche orribilmente odorose con pezzetti di roba dentro, comprese le lagne, le lamentele...Non ti dirò mai di non approfittarne, ti chiedo solo di farlo con giudizio.
mercoledì 22 febbraio 2012
L'ODORE DELLA PIOGGIA
Sono una persona sensibile agli odori. Sia quelli piacevoli che quelli tremendi. Associo odori a situazioni, facce ecc. con una certa facilità, cosa che non mi capita con i volti: non sono per niente fisionomista.
Ho trovato nell'armadio una tutina pulita dei 4 mesi di Simona. Stavo facendo un po' d'ordine in quel marasma che è il suo armadio, e mi sono imbattuta in questa robina di ciniglia gialla. L'ho toccata ed era morbida, l'ho annusata ed aveva l'odore del detersivo che usavo in quel periodo, marca Coop delicati con fragranza che credo fosse borotalco, ma non sono sicura. Ho cominciato a vagare nei ricordi di quel periodo e nella mia mente c'è un'immagine di un giorno di pioggia, ma non freddo, con Simona che ha appena terminato la poppata. Ce l'ho in braccio che mi guarda e ride con la bocca sporca di latte. Aveva indosso quella tutina e un bavaglino a righe grigie e bianche con un orsetto. E il ciuccio rosa. E la testa pelata.
Ho avuto un moto di nostalgia, possibile? Non è passato molto tempo, poco più di un anno, eppure mi pare già una vita fa, e già così in fretta passata. Un tempo archiviato in via definitiva.
Se adesso provo a prenderla in braccio come allora, lo prende come un gioco e si dimena, per altro non mi ci sta più nell'incavo del braccio sinistro. Adesso sto accumulando altri ricordi per quando mi dirà "mamma, giochiamo che io ero una bambina piccola?"
Ho trovato nell'armadio una tutina pulita dei 4 mesi di Simona. Stavo facendo un po' d'ordine in quel marasma che è il suo armadio, e mi sono imbattuta in questa robina di ciniglia gialla. L'ho toccata ed era morbida, l'ho annusata ed aveva l'odore del detersivo che usavo in quel periodo, marca Coop delicati con fragranza che credo fosse borotalco, ma non sono sicura. Ho cominciato a vagare nei ricordi di quel periodo e nella mia mente c'è un'immagine di un giorno di pioggia, ma non freddo, con Simona che ha appena terminato la poppata. Ce l'ho in braccio che mi guarda e ride con la bocca sporca di latte. Aveva indosso quella tutina e un bavaglino a righe grigie e bianche con un orsetto. E il ciuccio rosa. E la testa pelata.
Ho avuto un moto di nostalgia, possibile? Non è passato molto tempo, poco più di un anno, eppure mi pare già una vita fa, e già così in fretta passata. Un tempo archiviato in via definitiva.
Se adesso provo a prenderla in braccio come allora, lo prende come un gioco e si dimena, per altro non mi ci sta più nell'incavo del braccio sinistro. Adesso sto accumulando altri ricordi per quando mi dirà "mamma, giochiamo che io ero una bambina piccola?"
giovedì 16 febbraio 2012
MELANCHOLIA
Sono qui in ufficio in mezzo a evidenti casi umani, e penso al week end. Durante il week end poi penso di tornare in ufficio perché il week end è per antonomasia stancante. Mi sembra di non avere vie di mezzo in quello che è il mio umore, spesso preoccupantemente instabile. Mi parlano e annuisco pensando di essere vittima di uno scherzo: cioè non sono in ufficio, sono in un circo in cui le persone hanno il loro momento e a me tocca spargere segatura sulla pista...Per dire!
Oggi guardo tutti come fossero alieni, io stessa mi sento con tre dita e una testa gigante grigia. Forse vengo da Urano...Mi piace Urano, dà un senso di lontano e misterioso. Venere no, su Venere fa troppo caldo...
In tutto questo scombussolamento interiore (dettato da insonnia sporadica e raffreddore) devo fare bei sorrisi, andare a riunioni, andare all'asilo a riprenderla sapendo che mi farà penare per venire via ma mi devo imporre di non perdere la pazienza...La vita di tutti i giorni è alle volte scorrevole, alle volte sdrucciolevole...si scivola si cade e inevitabilmente ci si rialza, quindi, abbiate pazienza: oggi devo ancora rialzarmi!
Oggi guardo tutti come fossero alieni, io stessa mi sento con tre dita e una testa gigante grigia. Forse vengo da Urano...Mi piace Urano, dà un senso di lontano e misterioso. Venere no, su Venere fa troppo caldo...
In tutto questo scombussolamento interiore (dettato da insonnia sporadica e raffreddore) devo fare bei sorrisi, andare a riunioni, andare all'asilo a riprenderla sapendo che mi farà penare per venire via ma mi devo imporre di non perdere la pazienza...La vita di tutti i giorni è alle volte scorrevole, alle volte sdrucciolevole...si scivola si cade e inevitabilmente ci si rialza, quindi, abbiate pazienza: oggi devo ancora rialzarmi!
martedì 7 febbraio 2012
I TENERI PAPA'
Asilo Nido, ore 18.05. Io e Simona quasi pronte ad uscire. Entra un papà a prendere la sua bimba del gruppo grandi. La piccola lo fissa, e subito chiede "Dov'è a mamma?" con aria molto dubbiosa.
"Arriva subito, intanto vestiamoci!"
Si vede che non è avvezzo all'ambiente e agli armadietti, cerca quello di sua figlia. Per fortuna è aiutato dal fatto che sugli armadietti ci sono le foto. Lei, sadica, non fa il minimo sforzo per aiutare il genitore. Lo fissa sardonica, con le braccine incrociate.
Trovato l'armadietto, prende il cappotto e le scarpe: " Ma dove sono cappello e sciarpa?" mormora tra sè "Intanto metti il cappottino che è tardi". Le infila una manica, le infila l'altra ed ecco, magia!, spuntano il cappello e un lembo di sciarpa. La bimba ride, il padre ride nervoso "Ecco dov'erano!". Le fa indossare il cappello e poi le mette la sciarpa. "Mamma no ja mette così!" protesta lei corrucciata. In effetti sembra il gioco dell'impiccato. Il papà sospira: "E come la mette mamma?" "I fiocco davanti!". Le riannoda la sciarpa sul davanti.
"I guanti!" dice la bimba. "Eh, dove sono i guanti?" Va a cercare nell'armadietto, intanto la piccola li estrae in un numero di alta giocoleria dall'altra manica. "Papàaaa! Ecco!" Lui chiude l'armadietto e torna indietro. Mette sua figlia sugli armadietti e si prodiga a farle indossare le scarpe.
"Vojo l'acqua!" Lui barcolla, io impietosita le verso un bicchiere d'acqua. "Grazie..." mi fa con un fil di voce. Nel frattempo, poiché dentro il Nido ci sono tipo 30 gradi, e un clima tropicale, sta sudando copiosamente.
Le scarpe sono indossate con qualche protesta "Noooo! Sono stette!", protesta ignorata.
Messi i guanti, "Papà i burrocacao" "Il burrocacao?" "Sì, fa freddo!" "E dov'è?" Lei indica l'armadietto. Ritorna il buon padre e recupera il burrocacao, lo spalma su tutto il viso della figlia (stavolta ridono entrambi) e infine se ne vanno...
A me fanno così tenerezza questi papà!!!
"Arriva subito, intanto vestiamoci!"
Si vede che non è avvezzo all'ambiente e agli armadietti, cerca quello di sua figlia. Per fortuna è aiutato dal fatto che sugli armadietti ci sono le foto. Lei, sadica, non fa il minimo sforzo per aiutare il genitore. Lo fissa sardonica, con le braccine incrociate.
Trovato l'armadietto, prende il cappotto e le scarpe: " Ma dove sono cappello e sciarpa?" mormora tra sè "Intanto metti il cappottino che è tardi". Le infila una manica, le infila l'altra ed ecco, magia!, spuntano il cappello e un lembo di sciarpa. La bimba ride, il padre ride nervoso "Ecco dov'erano!". Le fa indossare il cappello e poi le mette la sciarpa. "Mamma no ja mette così!" protesta lei corrucciata. In effetti sembra il gioco dell'impiccato. Il papà sospira: "E come la mette mamma?" "I fiocco davanti!". Le riannoda la sciarpa sul davanti.
"I guanti!" dice la bimba. "Eh, dove sono i guanti?" Va a cercare nell'armadietto, intanto la piccola li estrae in un numero di alta giocoleria dall'altra manica. "Papàaaa! Ecco!" Lui chiude l'armadietto e torna indietro. Mette sua figlia sugli armadietti e si prodiga a farle indossare le scarpe.
"Vojo l'acqua!" Lui barcolla, io impietosita le verso un bicchiere d'acqua. "Grazie..." mi fa con un fil di voce. Nel frattempo, poiché dentro il Nido ci sono tipo 30 gradi, e un clima tropicale, sta sudando copiosamente.
Le scarpe sono indossate con qualche protesta "Noooo! Sono stette!", protesta ignorata.
Messi i guanti, "Papà i burrocacao" "Il burrocacao?" "Sì, fa freddo!" "E dov'è?" Lei indica l'armadietto. Ritorna il buon padre e recupera il burrocacao, lo spalma su tutto il viso della figlia (stavolta ridono entrambi) e infine se ne vanno...
A me fanno così tenerezza questi papà!!!
martedì 31 gennaio 2012
PICCOLO INCIDENTE
Ieri sera un grosso cane ha aggredito il passeggino. Io mi sono messa davanti e il cane mi è saltato addosso. Era un molosso, avrei dovuto spaventarmi. Beh, ero talmente furiosa che se fosse stato un tirannosauro non avrebbe fatto differenza, in quel momento.
Non mi ha morso (se avesse voluto mordermi, probabilmente scriverei da un letto d'ospedale), l'ho allontanato con un calcio e una manata sul muso.
Ho passato la serata a telefonare all'ospedale e poi alla veterinaria per sapere se era il caso che facessi una profilassi antirabbica, perché della bava del cane mi è finita negli occhi. Mi hanno rassicurato che non c'è alcun pericolo, e in effetti il cane non pareva minimamente "arrabbiato" solo determinato ad avvicinarsi al passeggino col pelo irto sulla schiena...
Tornata a casa, esaurito l'effetto adrenalina, mi veniva da piangere perché pensavo al "se fosse", pensavo a Simona che nemmeno si è spaventata per la vicenda, nonostante il ringhiare del cane. Pensavo che avrei voluto uccidere i padroni (tre tipi dall'aria da tossici cui non mi sono nemmeno avvicinata e che non so nemmeno di cosa si siano accorti perché erano lontani). UCCIDERE, non tanto per dire, in quel momento ero fuori controllo.
Poi mi è passata, e mi sono anche anche un po' montata la testa, pensando che se ho tenuto testa ad un cane di 60kg niente può fermarmi...
Possibile essere così umorali?? Yes: mommy-time.
Non mi ha morso (se avesse voluto mordermi, probabilmente scriverei da un letto d'ospedale), l'ho allontanato con un calcio e una manata sul muso.
Ho passato la serata a telefonare all'ospedale e poi alla veterinaria per sapere se era il caso che facessi una profilassi antirabbica, perché della bava del cane mi è finita negli occhi. Mi hanno rassicurato che non c'è alcun pericolo, e in effetti il cane non pareva minimamente "arrabbiato" solo determinato ad avvicinarsi al passeggino col pelo irto sulla schiena...
Tornata a casa, esaurito l'effetto adrenalina, mi veniva da piangere perché pensavo al "se fosse", pensavo a Simona che nemmeno si è spaventata per la vicenda, nonostante il ringhiare del cane. Pensavo che avrei voluto uccidere i padroni (tre tipi dall'aria da tossici cui non mi sono nemmeno avvicinata e che non so nemmeno di cosa si siano accorti perché erano lontani). UCCIDERE, non tanto per dire, in quel momento ero fuori controllo.
Poi mi è passata, e mi sono anche anche un po' montata la testa, pensando che se ho tenuto testa ad un cane di 60kg niente può fermarmi...
Possibile essere così umorali?? Yes: mommy-time.
mercoledì 25 gennaio 2012
ALLE OTTO E TRENTA...
"Vai a lavarti le manine e i dentini"
"Siiii!" e parte e si mette davanti al bidet, le metto il sapone sulle mani e le lava con scrupolo (devo stare attenta a rimboccarle le maniche o ci troviamo con mezza manica fradicia), poi le passo lo spazzolino con una puntina di dentifricio alla fragola. Lo mastica, lo ciuccia, e un po' lo sfrega sui denti davanti, ma puntualmente lo risciacqua sotto il getto. Questo rituale quando non facciamo il bagnetto.
"Cambiamo il pattolone e mettiamo il pigiama?"
"GGGGno." Ecco quello lo fa malvolentieri. Si arrende. Stropiccia gli occhi già proiettata ai sogni.
L'acqua vicino al letto, "Ciao papà" prima di dormire e via.
Nel letto con barbapapà e micia e un'orgia di pelouches, le rimbocco le coperte e poi dopo 2 minuti me la ritrovo a pancia in giù con barbapapà sulla testa.
"Buonanotte a domattina!"
La cosa bella, la cosa impagabile di lei è che DOMATTINA è al 99,9% dopo 10-11 ore. Da sempre.
Lo 0,1% è quando in piena notte si mette a urlare perché ha fatto un brutto sogno. Piange disperata. Io aspetto, perché se sta sognando magari non è nemmeno sveglia. Aspetto, ma poi chiama "Mamma!" un paio di volte, mi alzo e vado in cameretta.
"Che è successo?"
Lei seduta sul letto che indica il cuscino dice qualcosa che non capisco e lo dice piangendo. "Cosa ti ha fatto il cuscino?" Lei indica un po' stizzita, poi guarda il cuscino, guarda me...Rimane perplessa...Mi guarda con aria interrogativa e poi con un sorriso un po' ebete. "Visto che hai fatto solo un sogno? Torniamo a fare la nanna?" Lei dice "nanna" e si ributta giù a pelle d'orso, afferrando un pelouche a caso e si addormenta nel giro di un decimo di secondo. Come non si fosse mai svegliata.
Il capitolo NANNA è sempre stato "anomalo" comunque.
E' capitato che finisse nel lettone una sola volta. Premesso che siamo contrarissimi al cosleeping da sempre, ero intenzionata a lasciarcela perché aveva febbre alta e malessere. Pensavo di farle piacere...SBAGLIATO. Se LEI dorme nel lettone NOI dormiamo sul divano, perché non è tollerato alcun movimento/abbraccio/respiro. E poi...Mancano tutte le sue cose, insomma...Tornata nel lettino si è sentita subito più a suo agio, ma solo quando me ne sono tornata in camera mia: quando dorme, non vuole nessuno intorno o vicino. In vacanza siamo stati costretti a stare nello stesso locale a dormire, lei dal suo lettino da campeggio ci fissava con una certa ostilità. Avete mai sentito di una coppia che in hotel al mare sta sul balcone mezz'ora perché cacciata di camera dalla 1enne figlia che vuole addormentarsi in santa pace?
"Siiii!" e parte e si mette davanti al bidet, le metto il sapone sulle mani e le lava con scrupolo (devo stare attenta a rimboccarle le maniche o ci troviamo con mezza manica fradicia), poi le passo lo spazzolino con una puntina di dentifricio alla fragola. Lo mastica, lo ciuccia, e un po' lo sfrega sui denti davanti, ma puntualmente lo risciacqua sotto il getto. Questo rituale quando non facciamo il bagnetto.
"Cambiamo il pattolone e mettiamo il pigiama?"
"GGGGno." Ecco quello lo fa malvolentieri. Si arrende. Stropiccia gli occhi già proiettata ai sogni.
L'acqua vicino al letto, "Ciao papà" prima di dormire e via.
Nel letto con barbapapà e micia e un'orgia di pelouches, le rimbocco le coperte e poi dopo 2 minuti me la ritrovo a pancia in giù con barbapapà sulla testa.
"Buonanotte a domattina!"
La cosa bella, la cosa impagabile di lei è che DOMATTINA è al 99,9% dopo 10-11 ore. Da sempre.
Lo 0,1% è quando in piena notte si mette a urlare perché ha fatto un brutto sogno. Piange disperata. Io aspetto, perché se sta sognando magari non è nemmeno sveglia. Aspetto, ma poi chiama "Mamma!" un paio di volte, mi alzo e vado in cameretta.
"Che è successo?"
Lei seduta sul letto che indica il cuscino dice qualcosa che non capisco e lo dice piangendo. "Cosa ti ha fatto il cuscino?" Lei indica un po' stizzita, poi guarda il cuscino, guarda me...Rimane perplessa...Mi guarda con aria interrogativa e poi con un sorriso un po' ebete. "Visto che hai fatto solo un sogno? Torniamo a fare la nanna?" Lei dice "nanna" e si ributta giù a pelle d'orso, afferrando un pelouche a caso e si addormenta nel giro di un decimo di secondo. Come non si fosse mai svegliata.
Il capitolo NANNA è sempre stato "anomalo" comunque.
E' capitato che finisse nel lettone una sola volta. Premesso che siamo contrarissimi al cosleeping da sempre, ero intenzionata a lasciarcela perché aveva febbre alta e malessere. Pensavo di farle piacere...SBAGLIATO. Se LEI dorme nel lettone NOI dormiamo sul divano, perché non è tollerato alcun movimento/abbraccio/respiro. E poi...Mancano tutte le sue cose, insomma...Tornata nel lettino si è sentita subito più a suo agio, ma solo quando me ne sono tornata in camera mia: quando dorme, non vuole nessuno intorno o vicino. In vacanza siamo stati costretti a stare nello stesso locale a dormire, lei dal suo lettino da campeggio ci fissava con una certa ostilità. Avete mai sentito di una coppia che in hotel al mare sta sul balcone mezz'ora perché cacciata di camera dalla 1enne figlia che vuole addormentarsi in santa pace?
domenica 8 gennaio 2012
LE CRONACHE DI RISOUL
- La neve è bella ma a piccole dosi. Va bene lanciarla, va bene scivolarci sopra ma non più di cinque minuti, e il riverbero del sole sulla neve fresca è intollerabile.
- Le baguettes flambées avec lardons et fromage sono ottime, mi piace mangiarmi prima i pezzi di pancetta...Così come i formaggi francesi, la carne...
- Invece la pasta fatta in Francia è vomitevole. L'ho sputazzata subito.
- A onor del vero l'aria di montagna mi ha reso parecchio famelica.
- Le mie gote si sono colorite subito, ma tornata a Milano dubito che la cosa duri: l'aria qui non è come a 1900 mt immersa nei boschi!
- Ho imparato a conoscere gli amici di mamma e papà, so dire qualche nome, spesso me li dimentico, ma se me lo ripeti ti so indicare la persona a cui è associato.
- Mi piace fare foto, mi metto in posa.
- Mi piace stare al centro dell'attenzione, anche se ci sono 15 adulti attorno a me che non fanno altro che fare versi. Mi piace prenderli in giro!
- Pranzare a bordo pista mi rallegra, ho anche provato a fare amicizia con una bimba francese che non mi ha degnata di uno sguardo. Puzzona! Era vestita tutta firmata e neanche un giocattolo!
- La piscina mi piace ancora tantissimo, ho sguazzato e mi sono tuffata: mamma e papà mi reiscriveranno subito subito!
- Il mio modo di camminare ha fatto molti progressi.
- L'anno prossimo metto gli sci!
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