Non è vero, la profondità dell'inverno mi basta e avanza, specie con una nanerottola che mal sopporta il caldo. E siamo in due.
La caldazza fa sì che il bagnetto sia un rito quotidiano (non un giorno sì e uno no come d'inverno); un rito fatto di sguazzamenti e allagamenti di bagno, coronati da festose risatine, sia che si tratti del bagnetto vero e proprio, sia che sia una "doccia-con-la-mamma". Nel primo caso, c'è una capiente bacinella bianca (come nei film degli anni '50), un giocattolo ikea fatto di bicchierini colorati e bucherellati per fare le fontanelle, schiuma schiumosa della Mustela, e un libricino a forma di granchio che spruzza acqua. Si sta un buon 10 minuti finché non le si raggrinzisce la pelle sulle mai e sui piedi, poi piange, perché non vuole uscire, anche se l'acqua, nel frattempo si è raffreddata. Nel secondo caso mi spruzza acqua negli occhi, si butta sotto il getto e ride come fosse la cosa più spassosa al mondo e cerca di buttare giù tutti i miei shampi e bagno schiuma che sono sulla mensolina. A volte accadono cose inspiegabili come il fatto che riempia uno dei bicchierini ikea di acqua saponata e se la beva con gusto, o che si succhi avidamente la spugna (non glie la lascio più a portata di mano: va bene essere sportivi, però la spugnaaaa!).
Finito il rito serale, a me resta solo da ripulire il bagno che viene immancabilmente allagato, a lei resta solo da addormentarsi serenamente avvinghiata al suo pelouche del momento.
giovedì 14 luglio 2011
martedì 12 luglio 2011
COME IN "AI CONFINI DELLA REALTA'"
La complicità di questa follia nasce dal fatto che stamattina hanno rimesso la luce nel mio ascensore (al buio da due giorni), e la sottoscritta ha vissuto momenti stile "Incontri ravvicinati del terzo tipo" a causa di quel cono di luce un po' eccessivo...Quindi sono uscita già di casa con addosso una sensazione di puro straniamento (o forse anche perché ho dormito 5 ore, chissà).
Il vagone della metropolitana odorava di cipolla andata a male e mentine, e il mio malessere è aumentato di qualche tacca. Stipati come su un carro bestiame, e arrivati a prendere il filobus (17 minuti di attesa), una signora anziana e corpulenta mi ha spintonato per salire per prima...Altre tacche...
Arrivo in ufficio, finalmente mi coglie l'aria condizionata e una giornata di nullafacenza totale...Ma ecco che:
"Hai spento la luce?"
"Sì non vedo niente, il riverbero non mi permette di vedere lo schermo del mio pc"
"Sì ma non ci sei solo tu!"
"Sì ma ti ho detto che così non riesco a lavorare!"
"E io allora non riesco a lavorare senza luce, come la mettiamo? Non è che uno si alza e la spegne, almeno chiedere!"
"Ma allora cosa faccio, non lavoro?"
"Puoi metterti di là [indicando un altro ufficio] che non c'è nessuno e fai quello che vuoi."
"Perché non ti ci metti tu?"
"Perché devo mettermici io?"
"Fai tutto sempre senza consultare nessuno!"
... Ad libitum...I due soggetti sono maschi adulti con età > 40 anni.
Allora la sensazione di straniamento è aumentata vertiginosamente e una fitta di panico mi ha colta, perché mi sono chiesta..."MA NON E' CHE IO SONO ALL'ASILO NIDO DI MIA FIGLIA, E HO PARCHEGGIATO LEI NEL MIO UFFICIO??"
Il vagone della metropolitana odorava di cipolla andata a male e mentine, e il mio malessere è aumentato di qualche tacca. Stipati come su un carro bestiame, e arrivati a prendere il filobus (17 minuti di attesa), una signora anziana e corpulenta mi ha spintonato per salire per prima...Altre tacche...
Arrivo in ufficio, finalmente mi coglie l'aria condizionata e una giornata di nullafacenza totale...Ma ecco che:
"Hai spento la luce?"
"Sì non vedo niente, il riverbero non mi permette di vedere lo schermo del mio pc"
"Sì ma non ci sei solo tu!"
"Sì ma ti ho detto che così non riesco a lavorare!"
"E io allora non riesco a lavorare senza luce, come la mettiamo? Non è che uno si alza e la spegne, almeno chiedere!"
"Ma allora cosa faccio, non lavoro?"
"Puoi metterti di là [indicando un altro ufficio] che non c'è nessuno e fai quello che vuoi."
"Perché non ti ci metti tu?"
"Perché devo mettermici io?"
"Fai tutto sempre senza consultare nessuno!"
... Ad libitum...I due soggetti sono maschi adulti con età > 40 anni.
Allora la sensazione di straniamento è aumentata vertiginosamente e una fitta di panico mi ha colta, perché mi sono chiesta..."MA NON E' CHE IO SONO ALL'ASILO NIDO DI MIA FIGLIA, E HO PARCHEGGIATO LEI NEL MIO UFFICIO??"
domenica 10 luglio 2011
I MIEI PICCOLI SEGRETI TRASH...
- I film musicali italiani degli anni '70, tipo quelli di Al Bano e di Morandi.
- Sfogliare i cataloghi D-Mail o Introvabili.
- Masticare chicchi di caffé.
- I libri pop-up per bambini.
- Le aringhe affumicate.
- Le trasmissioni televisive tipo Mela Verde, o Pianeta Mare dove fanno vedere paesi e catene di produzione di cibi e oggetti.
- Il grasso del prosciutto cotto.
- Fare lo scrub della pelle con il bicarbonato.
- Pulire l'acciaio con l'aceto, perché un po' mi piace l'odore.
- Fare la spesa con il carrellino da signora anziana.
- Comprare un mazzo di fiori (possibilmente tulipani) al mercato e metterli in salotto per poi pentirsene quando devi buttarli perché appassiscono.
- Addormentarmi sul divano e lasciare un filo di bavetta sui cuscini (ma li lavo spesso eh!).
- "La signora in giallo" anche se conosco a memoria le puntate.
- La crosta del taleggio.
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