giovedì 16 aprile 2015

LA SINTESI DELLE FIGURE DI MERDA

La genetica non mente. E Simona è esattamente come me: da bambina amavo mettere in imbarazzo gli adulti. Ecco alcuni esempi.


Una domenica decidiamo di pranzare al ristorante, che è di proprietà dei genitori di un compagno di classe di Simona: Federico.
Scambiamo due parole con la mamma di Federico, la quale domanda: "Allora Simona, Federico è bravo all'asilo?"
"Beh, no." Serissima. Definitiva. Inappellabile.

Spesso incrociamo nei pressi del parco un uomo con un carlino nero, ormai anzianotto. Aveva già fatto osservazioni sull'aspetto del cane, ma era più piccola e si capiva meno quello che diceva. L'altro ieri:
"Mamma, ma come fa questo cane ad essere così brutto, ma tanto brutto!", ad alta voce. 
"Simona, alcune razze di cane hanno il muso schiacciato, sono così carini!"
"No, assembra che si è fatto male"

"Mamma questo signore ha la sedia con le rotelle che va da sola"
"Sì, Simona, è una sedia a rotelle elettrica." Il signore sorride, benevolo.
Normalmente non mi imbarazzo di fronte a persone con disabilità, se Simona fa domande. E' stata la postilla: "Sì, assembra un passeggino così con le rotelline piccole, è buffo." Ecco forse il "buffo" me lo sarei risparmiato.

 Sull'altalena, parlando a tutti quelli presenti nel parco, probabilmente.
"Mamma!! Ma quando io e Alessandro siamo usciti dalla patata tua, c'era tanto sangueeeeh?!"
"Ehm, un pochino, magari non gridare che alle altre persone non interessa"
"Ok...Ma poi l'hai pulito via?"

Alla prossima!