sabato 6 settembre 2014

DI GUFI E DI CILIEGI

È un "gufetto" Alessandro, che gioca con gli altri gufi della sua sezione,  e io mi sto perdendo il suo inserimento al nido perché non avevo più ferie né giorni di maternità.  Pazienza, l'importante è che sta accettando il tutto con serenità.  È che diventa grande anche lui, con le sue paroline incomprensibili, con il suo girare per casa e con il suo volersi arrampicare sul mobile del salotto. Non gattona normalmente: prima strisciava e rotolava,  ora fa una specie di nuoto a rana puntando i piedini e va veloce, puntando ciò che non deve come cavi, casse, lampade...e vuole stare in piedi, vuole camminare anche se non è ancora capace.

Simona è ancora nella sua sezione ciliegio. Con la sua maestra Cinzia e un'altra nuova di cui non si ricorda il nome. È andata il primo giorno con la sua sacchettina nuova della dottoressa peluche,  il suo bicchiere nuovo della dottoressa peluche...ci fosse stato altro della dottoressa peluche forse l'avremmo, ma vivaddio ci siamo limitati a questi due acquisti. Mi ha già detto che per le elementari (mancano due anni) vuole lo zaino delle winx e le scarpe lulù che ha visto su Rai yoyo. Mi preoccuperò quando in terza elementare mi chiederà le chiavi della macchina, probabilmente. 
Consumismo sfrenato e pubblicità sono i motori dei canali per bambini evidentemente: lei non è immune, ma rimedieremo un po'. 

L'anno è cominciato e il rientro al lavoro dopo quasi un anno e due mesi in montagna sola coi bambini è stato quasi un sollievo. Ero stanca. Lo sono tutt'ora ma nelle ore di ufficio, per quanto io debba grattare via ruggine dal cervello per ricordare le cose, recuperare il tempo intellettualmente ozioso della maternità,  posso stare seduta, bere un caffè senza sentire "maaaammaaaa" o le manine del nanetto sul pavimento in posti da cui doverlo recuperare immediatamente. 
Perciò rieccoci qui in città...alla prossima!